L'obiettivo di Arcigay Gioconda: «Reggio Emilia prima provincia italiana unita contro la discriminazione»
«Entro fine anno vogliamo divenire la prima provincia al 100% all'avanguardia sui temi dei diritti civili». È questo l'ambizioso obiettivo che Arcigay Gioconda Reggio Emilia ha deciso di perseguire dopo aver assistito all'approvazione delle mozioni a favore della trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso celebrati all'estero da parte dei Comuni di Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Rubiera e Casalgrande.
Il progetto si basa anche sul sostegno di 1.500 cittadini di tutto il territorio che la scorsa estate hanno firmato una petizione a favore della mozione. Motivo per cui si è scelto di scrivere a tutti i capogruppo e tutti sindaci dei 42 comuni della provincia rimasti per chiedere la votazione in ogni consiglio comunale della mozione già presentato a Bologna e a Reggio Emilia.
Attraverso un comunicato stampa, il gruppo afferma: «Mentre la politica nazionale rimane sospesa tra posizioni ideologiche retrograde e promesse che non prendono mai forma, il comitato provinciale Arcigay Gioconda scommette sugli amministratori locali di tutti gli schieramenti, e chiede loro di inviare una richiesta di chiarimento al Ministero degli Interni su questa situazione surreale per cui chi due reggiani o reggiane che si sposano in Spagna si vedono riconosciute come coniugi in quasi tutta Europa, mentre rimangono banali "coinquilini" proprio in Italia. Si tratta di cittadini e cittadine che si vogliono bene, pagano le tasse, hanno progetti di vita comune, a volte figli (da precedenti relazioni o cercati) ma che non hanno nessuna protezione, veri e propri cittadini di serie B».
Gli attivisti di Arcigay Gioconda, inoltre, si metteranno a disposizione di tutti quei Comuni che dovessere aver bisogno di chiarimento o che desiderano organizzare incontri pubblici su questi temi. «Reggio Emilia è sempre stata una terra fiera della propria tradizione democratica di tutela delle persone e delle lotte per i diritti di tutti -dicono- Scommettiamo che sarà la prima provincia in Italia a lanciare un grido univoco a favore dell'uguaglianza?».