Maurizio Gasparri: «A Luxuria preferisco Putin, ha posizioni più corrette sulle unioni gay»


Maurizio Gasparri non ha mai perso occasione per schierarsi contro qualsiasi riconoscimento dei diritti gay, ma negli ultimi mesi ha sempre più assunto il ruolo di imbonitore dell'rea più omofoba di Forza Italia. Ogni qualvolta le agenzie riportano un'apertura ai gay da parte di Silvio Berlusconi, lui interviene per rassicurare i dissidenti sul fatto che quell'apertura non ci sia mai stata. È accaduto quando Francesca Pascale ha parlato al Gay Village e si è ripetuto all'indomani della cena ad Arcore di Vladimir Luxuria.
«Certamente le nostre posizioni non le decide Luxuria -ha dichiarato il senatore a Il Tempo- ma la coscienza di ognuno di noi, perché su questioni del genere ci sarà libertà di scelta e, se ci dovesse essere un'indicazione di partito, emergerà dalle discussioni che si faranno nei gruppi parlamentari. Comunque non mi risulta che Luxuria sia il portavoce di Berlusconi, se il Presidente vorrà confrontarsi sul tema lo faremo. La posizione di Berlusconi mi lascia indifferente. In un partito si può essere in maggioranza o minoranza ma su temi del genere non ci si regola sui numeri. Quando si parla di adozioni si rischiano tanti equivoci. Chi dice che è meglio crescere in una coppia gay che in un orfanotrofio pone un falso problema: ci sono moltissime richieste di adozione da parte di coppie eterosessuali che restano senza risposta. Bisogna rendere semmai più snelle e rapide le procedure per quelle adozioni. Poi c'è il tema delle maternità surrogate, i cosiddetti uteri in affitto. Perché le femministe che manifestarono contro Berlusconi non si ribellano ora a questo vergognoso uso a pagamento del loro corpo? Chi vuole gli uteri in affitto è uno schiavista, va spedito in galera. Ora è uscito da Arcore Vladimir Luxuria. Spero che, venendo in Italia, entri nello stesso portone un altro Vladimir: Putin. Lui ha posizioni molto più corrette su queste materie. Ecco, io tra i due Vladimir non ho dubbi…».
Insomma, un vero e proprio compendio di banalità e pregiudizi (peraltro infarcito di dati poco attendibili, soprattutto se si considera come oggi ci siano ben 168 milioni di bambini che crescono senza una famiglia o come gli uteri in affitto siano richiesti principalmente da coppie eterosessuali che preferiscono utilizzare il proprio seme al posto di ricorrere ad un'adozione). Ma in fondo di sa che per certi politici la vita dei bambini altrui è sacrificabile sull'altare del pregiudizio.
Fatto sta che Berlusconi continua a tacere e, nonostante il moltiplicarsi di messaggi che di volta in volta gli attribuiscono posizioni di apertura o chiusura, è evidente come quel silenzio possa permettergli di ottenere consensi da entrambi i fronti grazie al'immobilismo di una politica fatta di tanti annunci e pochi fatti.
2 commenti