Pisapia non retrocede: «La legge impone trascrizioni»


«È la legge che impone al sindaco la trascrizione dei matrimoni anche omosessuali che sono stati celebrati all'estero e che sono legittimi sulla base dello stato dove c'è stato il matrimonio. Il che non ha non ha nulla a che vedere con il fatto che in Italia non sia previsto il matrimonio omosessuale, perché questo è un problema che riguarda il legislatore. Il sindaco ha un compito amministrativo, come ufficiale di stato civile, e la legge è molto chiara». Così il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha risposto alla richiesta di cancellazione degli atti avanzata dal Prefetto.
Secondo il primo cittadino, infatti, quella richiesta derivante della circolare diramata dal ministro Alfano è «del tutto illegittima perché la legge non prevede che possa essere il prefetto a fare interventi sostitutivi a quelli che spettano al sindaco».
Si continua così a giocare la partita fra i primi cittadini e i prefetti inviati da Alfano con motivazioni che giuristi ed avvocati tendono a non condividere. Ed è proprio in quell'ottica che la Rete Lenford ha provveduto ad inviare una diffida a tutte le istituzioni (arrivando sino al Presidente della Repubblica) per chiedere che non siano compiuti atti illegittimi come l'annullamento delle trascrizioni da parte di organismi diversi dalla Procura della Repubblica.

Intanto l'opposizione è passata al contrattacco e il consigliere Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia) ha dichiarato di aver denunciato Pisapia. «Ho chiesto l'intervento della Procura sulla questione della trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all'estero -dice- Ho scritto al procuratore Edmondo Bruti Liberati per chiedere il suo intervento, affinché venga rispettata le legge. Il sindaco di Milano ha infranto la normativa nazionale che prevede matrimoni esclusivamente tra persone di sesso opposto e ha ignorato le richieste del Prefetto di tornare nella legalità. Per questo mi sono rivolto alla Procura».
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