Udine: l'opposizione di centrodestra diffida il sindaco dal continuare a difendere i diritti dei gay
Ad Udine i consiglieri comunali di centrodestra hanno depositato oggi una diffida nei confronti del sindaco Honsell affinché non possa utilizzare «risorse economiche, umane e tecnologiche dell'amministrazione comunale per opporsi all'annullamento della trascrizione delle nozze gay» effettuata da un commissario prefettizio ad acta.
I firmatari della diffida minacciano anche azioni punitive nei confronti di una qualsiasi azione volta a difendere i diritti delle coppie gay che hanno contratto un matrimonio all'estero, asserendo che «verranno segnalati alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica».
Secondo Adriano Ioan, leader dell'opposizione, l'impegno profuso dal sindaco non sarebbe altro che una «battaglia ideologica» che «niente ha a che fare con il metodo del buon padre di famiglia insito nella tradizione del popolo friulano».
Dalle sue parole pare evidente che l'uomo debba avere una visione veramente strana della figura paterna, altrimenti non si capirebbe il suo inneggiare ad un uomo iracondo ed omofobo che dovrebbe dimostrarsi pronto a cacciare e rinnegare i propri figli gay. In un mondo normale, infatti, qualunque padre è chiamato a fare di tutto perché tutti i propri figli possano vedere riconosciuti i propri diritti legittimi, anche se il signor Ioan non piace. Proseguendo nella sua figura retorica, infatti, il suo modo di fare non è molto dissimile da quello di un bambino viziato che si crede il preferito di famiglia e che vuole dettare legge ai fratelli.
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