Bologna: tutti in piazza contro l'annullamento delle trascrizioni
Domani, sabato 15 novembre, alle ore 15 avrà inizio il presidio organizzato dal Cassero in piazza Roosvelt a Bologna. Lo scopo è di protestare contro il minacciato annullamento delle trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero da parte del prefetto.
«Le trascrizioni sono state introdotte dal sindaco Virginio Merola lo scorso 15 settembre -si legge nella nota dell'associazione- e sin da subito il prefetto Sodano e il ministro Alfano hanno messo in campo azioni per ostacolarle, fino all'ultima lettera contenente l'annuncio dell'annullamento».
All'appuntamento hanno aderito numerose associazioni, a partire da quelle che compongono il tavolo delle associazioni lgbt bolognesi (ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit, Uni Lgbtq, Komos, Plus, Boga Sport, Frame, Indie Pride e Uaar) a cui si sommano altre realtà extra-territoriali (tra cui Arcigay Gioconda di Reggio Emilia, l'associazione Arc di Cagliari, Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia ed Arcigay Movimento Pansessuale di Siena). Le motivazioni dell'adesione sono state messe nero su bianco in un apposito documento: «Saremo fisicamente a Bologna -scrivono- ma idealmente davanti a tutte le prefetture contro cui combattiamo questa battaglia e che tutte assieme rappresentano il dicastero del Ministro degli Interni. Noi scendiamo in piazza proprio contro di lui e contro chi, come lui, sui diritti -su tutti i diritti- vuole ingranare la retromarcia. Contro i miopi che i diritti li violano perché nemmeno li vedono. Contro chi ci chiede ancora di aspettare, contro chi pensa che con poco ci possiamo accontentare [...] Non esiste circolare ministeriale, atto prefettizio o commissario nominato ad hoc che possa indurre al silenzio questa mobilitazione».
Sui social network, la manifestazione è annunciata con una campagna di fotografie, di singoli e coppie, a cui sono affidate cinque ragioni valide per scendere in piazza.
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