Forza Italia non doveva aprire ai gay? Per ora si limita ad sponsorizzare i comizi dei Giuristi per la vita


L'impressione è una sola: Silvio Berlusconi e la Pascale ci hanno solo preso in giro. Tra cene eleganti in compagnia di Luxuria e l'apertura di un dipartimento dei diritti civili, Forza Italia si era detta pronta a riconoscere la necessità di lavorare per garantire piena dignità alla comunità gay.
Eppure è proprio Forza Italia a sponsorizzare un intervento del presidente dei Giuristi per la vita a Desio, in provincia di Milano. Vien da sé che chiamare un personaggio noto per la sua omofobia e sostenere un incontro in cui si dirà che l'inclusione dei reati omofobi fra quelli che prevedono aggravanti (da decenni in vigore in tutela di cristiani ed immigrati) sia una norma liberticida è la negazione di quella tesi.
Nell'occasione l'avvocato Amato presenterà anche il suo nuovo libro, una bella occasione per poter ottenere un guadagno economico dall'odio verso il prossimo.
Qualora Forza Italia non prenderà le distanze dall'iniziativa, allora verrà da sé che tutte le parole pronunciate da Berlusconi non potranno che essere catalogate come mera propaganda elettorale. Perché non si può aprire ai gay se offer supporto a chi lavora instancabilmente per impedire che i gay possano vivere. Sarebbe come dirsi contrari al nazismo per poi dichiararsi fan di Hitler.
Dal canto loro i Giuristi per la vita commentano: «Noi andiamo dove ci chiamano per informare e dire la verità! Pronti anche ad andare ad un convegno organizzato da Sel o dai Radicali. Siamo stati a convegni della Lega, Fratelli d'Italia, NCD e Nuova Destra di Alemanno, persino Forza Nuova... senza alcun timore». Vien da sé che Sel e Radicali probabilmente non chiameranno mai un gruppo che definisce «verità» la sua propaganda, così com'è triste vedere che Forza Italia abbia scelto di ricalcare i passi del Ncd e di Forza Nuova ricollocandosi in un'area di estrema destra.
3 commenti