Il Tg4 si vergogna della partecipazione italiana al progetto Rosetta: rovina la superstizione


Il mondo intero ha trattenuto il fiato nel seguire l'avventura di Rosetta e l'atterraggio del lander Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov Gerasimenko. È la prima volta che un'agenzia spaziale riesce in un'impresa simile e la missione potrà forse svelare alcuni segreti riguardanti il sistema solare, la formazione dei pianeti e forse addirittura l'origine della vita sulla Terra). Il sapere che a condurre la missione sta stata l'Esa (l'agenzia spaziale europea) è stato un motivo di vanto per molti cittadini del Vecchio Continente, ma non per il Tg4.
In un servizio talmente ridicolo da apparire quasi divertente, il telegiornale di Rete 4 non ha esitato a sostenere che le comete sono associate alla Natività di Gesù e che «dal 2004 l'ente spaziale lavora per rovinarci queste immagini». Non pago, il servizio aggiunge che «fa quasi male sapere che il trapano è stato costruito in Italia».
Esatto, il giornalista del Tg4 sostiene si debba provare vergogna all'idea che l'ingegneria italiana abbia avuto un ruolo fondamentale in una missione che ci ha permesso di toccare un piccolissimo corpo celeste vecchio di 4,5 miliardi di anni e collocato a circa 800 milioni di chilometri dal sole.
Vien da chiedersi se il Tg4 preferisca appellarsi ad una qualche tesi creazionista o concordi con chi si scagliò contro Colombo per aver dimostrato che ala Terra non era piatta, fatto sta che è arrivato persino a toccare l'abusato tasto dell'indignazione di fronte ai costi (citati con cifre a vanvera) di un'impresa che si sostiene abbia «eccitato solo gli scienziati».
Una simile dimostrazione di ignoranza è un esempio concreto di come esistano uomini così privi di curiosità e di voglia di conoscere da indignarsi di fronte a chi potrebbe mettere in dubbio le superstizioni che si sono creati sulla base del nulla e, soprattutto, senza mai guardare al di fuori del proprio orticello. Gruppi in cui, seppur in altri ambiti, appartengono anche le varie Sentinelle o i vari Giuristi, tutti uniti da un impegno comune per difendere la superstizione attraverso la stigmatizzare della scienza e della realtà dei fatti.
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