Orvieto ha respinto al mittente la mozione omofoba «in difesa della famiglia naturale»
Orvieto ha respinto al mittente l'ormai celebre mozione dei Giuristi per la vita «in difesa della famiglia naturale» già approvato in Lombardia, in Veneto e in vari comuni in mano alla destre. Una mozione che, è bene ricordarlo, non prevede alcunché per le famiglie se non la creazione di una discriminazione nei confronti di quelle che si vorrebbero come famiglie si serie b.
Anzi, in tutta risposta il Consiglio Comunale di Orvieto ha deciso di approvare il registro delle Unioni Civili, quasi a voler ribadire la necessità di rispettare la Costituzione nel garantire uguale dignità a tutti e non solo alle persone gradite ad Alfano.
«Il passo in avanti del Comune di Orvieto è una notizia che ci fa sperare –ha dichiarato Patrizia Stefani, co-presidente di Arcigay Omphalos– una città che sa riconoscere cittadinanza e valore a tutte le forme di famiglia, e non solo a quella della maggioranza dei sui cittadini, è una città sicuramente più giusta e dove si vive meglio». «Siamo soddisfatti -ha aggiunto Emidio Albertini, co-presidente dell'associazione- che la Città di Orvieto non sia caduta in questa trappola e abbia saputo portare avanti con decisione l'inclusione sociale ei diritti civili per tutti i suoi cittadini».