Il Religious Freedom Bill non verrà approvato (ma solo perché non ve ne sarà il tempo)


Il Religious Freedom Bill è una proposta di legge in discussione nel Michigan che avrebbe permesso a chiunque di poter rifiutare legalmente beni i servizi a chiunque altro sulla base delle proprie convinzioni religiose. Ad un medico sarebbe bastato dichiararsi cristiano per potersi rifiutare di curare un gay o un farmacista avrebbe potuto fare lo stesso per non accordare la vendita di alcuni farmaci. Insomma, il diritto individuale sarebbe divenuta una concessione che singoli cristiani avrebbero potuto decidere di volta in volta sulla base della propria convenienza o ideologia.
A quanto pare la proposta di legge non passerà, ma non tanto perché il senato ha reputato inaccettabile una simile ipotesi, ma solo perché non ce ne sarà il tempo.
Secondo quanto dichiarato da un portavoce del presidente del senato Randy Richardville, il politico «non sente il bisogno di correre a tutta fretta verso il voto. Il Religious Freedom Bill non è una priorità per il senatore Richardville». Motivo per cui si prevede che la legislative session terminerà prima della discussione in aula.

La norma è stata fortemente voluta dai gruppi conservatori, intenzionati a lanciare una controffensiva nei confronti dei recenti successi registrati dalla comunità lgbt nel veder riconosciuto il loro diritto al matrimonio. Da qui l'idea di introdurre un concetto di «obiezioni morale» che potesse permettere a chiunque di potersi rifiutare di essere coinvolto in attività legate a persone famiglie lgbt. Proposte simili sono state depositate anche in Kansas, Texas, North Carolina e Utah.
Nel caso del Religious Freedom Bill il testo era così ampio da legalizzare qualunque tipo di discriminazione: così come avrebbe permesso di rifiutarsi di preparare una torta di nozze per una coppia gay, allo stesso modo avrebbe consentito di rifiutarsi di servire il pranzo a qualcuno perché nero. Eppure i conservatori continuano a sostenere imperturbabili che quella sia solo «una protezione per le persone che sono costrette dal governo a violare le proprie credenze religiose».
Alcuni osservatori ipotizzano che la discussione del Religious Freedom Bill possa essere riaccesa nel 2015, anche se al momento non è chiaro se Richardville sia favorevole o meno all'approvazione della norma.
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