La delirante protesta di un pastore del Mississippi
Ormai siamo alla pura follia. Intenzionato a manifestare contro il riconoscimento dei matrimoni gay, il pastore battista Edward James si è recato dinnanzi al tribunale federale di Jackson, in Mississippi, dove in quel momento si stava discutendo il caso di una coppia formata dallo stesso sesso che rivendicava il proprio diritto al riconoscimento giuridico della propria unione.
Giunto lì, il pastore ha vestito il suo cavallo con un abito da sposa ed ha esibito un cartello con scritto: «Volete voi prendere questo cavallo come vostra legittima sposa? Questo potrebbe divenire possibile se la questione dei matrimoni gay sarà sollevata. Il matrimonio è solo fra uomo e donna, tutto il resto è perversione».
Ebbene sì. Siamo al punto in cui un uomo che ha comprato un abito da sposa per vestire il suo cavallo si permette di ergersi a giudice di ciò che sia morale e ciò che è da ritenersi perverso. Peccato che sia lui a pensare ad un possibile matrimonio con un animale e non certo chi chiede un riconoscimento che possa dare dignità e stabilità alla propria unione.
Imbarazzante è anche come il pastore James si sia detto certo che la vista del suo cavallo avrebbe convinto il giudice «a riconsiderare la sua decisione» e far sì che il Mississippi tornare a riconoscere esclusivamente i matrimoni tra un uomo e una donna.