L'Italia è il Paese europeo con il minor numero di gay dichiarati su Facebook
Arcigay Agorà di Pesaro ha realizzato un'interessante indagine sul numero di gay dichiarato ce popolano le pagine di Facebook. Nelle premesse si specifica come tali numeri non rispecchino necessariamente l'intera popolazione o come non siano privi di incongruenze, anche se ciò non toglie come possano fornire qualche interessante spunto di riflessione.
Il numero di iscritti italiani mensilmente attivi sul social network corrisponde a circa il 44% del numero di residenti ed un 44% di loro ha inserito un orientamento sessuale. Attraverso gli strumenti pubblicitari forniti da Zuckerberg, questi numeri risultano scomponibili sulla base del genere, della fascia di età e della localizzazione. Le persone che si dichiarano gay, lesbiche o bisex su Facebook sono 470.000, ossia il 4,03% degli iscritti che dichiarano un orientamento sessuale.
A livello di fascia di età, i minorenni (13-17) sono di gran lunga la categoria meno disposta a dichiararsi (2,11%) forse a causa delle difficoltà nell'accettare o dichiarare il proprio orientamento sessuale durante l'adolescenza. La percentuale raggiungere il massimo picco tra i ragazzi di età compresa fra i 25 e i 34 anni d'età (4,82%). Le città di Milano e Bologna sono quelle con la popolazione lgb più numerosa in termini relativi (con rispettivamente il 9,06% e il 6,86%) mentre a Napoli e Palermo le percentuali scendono sotto la media sino a toccare il 3,42% e il 3,59%.
Confrontando i dati dell'Italia con quelli di altri paesi è possibile notare come la percentuale nostrana sia più bassa d'Europa, seguita dalla la Polonia con il 5,41%. In USA, Canada e Regno Unito si registrano percentuali del 6,93%, dell'8,09% e dell'8,69%. Tali numeri paiono rispecchiare le tabelle sulla qualità di vita delle persone lgbt, sottolineando come una maggiore omofobia e una minore tutela personale scoraggino i coming out pubblici.
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