Usa: ragazzo aggredito dai fedeli della sua chiesa, volevano liberarlo dall'omosessualità
Matthew Fenner, un ragazzo gay cristiano che vive nella Carolina del Nord, ha denunciato un fatto sconvolgente: cinque fedeli che frequentavano la sua stessa chiesa lo hanno aggredito, picchiato e tentato di strangolare «per liberarlo dai demoni dell'omosessualità».
I fatti risalgono ad un anno fa e Fenner, dopo un periodo di silenzio, dice di aver deciso di parlare nella convinzione di non essere stato l'unica persona aggredita da quella gente. Le autorità hanno ora incriminato aggressione e sequestro di persona i cinque sospettati: Sarah Covington Anderson, Adam Christopher Bartley, Brooke McFadden Covington, Justin Brock Covington e Robert Louis Walker Jr., tutti membri della The Word of Faith Fellowship Church di Spindale.
«Sinceramente pensavo di star per morire -ha raccontato il giovane- Sentivo come se la testa stesse per staccarsi e non vedevo più niente. Non riuscivo a respirare. Ho pensato che se non fossi riuscito a liberarmi sarei morto».
Dinnanzi ad una simile denuncia, chiunque sarebbe sentito nel dovere di cercare di appurare i fatti... ma non presso alcune comunità cristiane. I fedeli della sua chiesa, infatti, hanno deciso di voltargli le spalle e persino la madre ed il fratello lo hanno allontanato. L'avvocato della chiesa continua ad affermare che «nessuno ha mai fatto fisicamente del male a Mr Fenner», ma l'aria che si respira è quella della più bieca omertà lobbistica in cui la protezione dei propri associati è più importante di qualunque diritto umano.