Eurispes. Gli italiani si dicono contrari ai matrimoni gay, ma vogliono la prostituzione legale
La fotografia scattata dall'Eurispes ci mostra un'italia sempre più ipocrita e lontana dal resto d'Europa. I dati raccolti nel "Rapporto Italia 2015" mostrano come la maggior parte degli italiani sia favorevole alla tutela giuridica delle coppie di fatto indipendentemente dal sesso dei partner (64,4%) ma il 59% si dice contrario ai matrimoni omosessuali ed il 72% è contro le adozioni. La percentuale risulta in preoccupante crescita rispetto al 2014, quando le percentuali registrate erano rispettivamente del 50,7% e del 71,2%.
Questo potrebbe risultare l'effetto della propaganda moralizzatrice lanciata da chiesa ed istituzioni, pronte a sostenere che i diritti altrui possano portare alla perdita di un qualche privilegio. Eppure non è certo quella presunta morale a spingere il 65,5% della popolazione a chiedere a gran voce la legalizzazione della prostituzione.
Dal rapporto emerge anche come il 55,2% sia favorevole all'eutanasia, il 67,5% al testamento biologico, il 47,2% alla fecondazione eterologa e 49,8% all'utero in affitto.
Secondo l'Eurispes «se è vero che su alcune tematiche gli italiani si confermano, come nel recente passato, "più avanti" rispetto alle leggi che regolano o che ancora non riconoscono dignità ad alcune aree della sfera privata e della relazionalità tra individui, gli shift e le modifiche dei dati, quasi sempre di segno "regressivo", attestano una minore apertura alle nuove sensibilità, patrimonio diffuso delle società più avanzate con cui l'Italia si confronta e relaziona. Oltre quelli economici e strutturali, anche questo rischia di diventare un gap difficilmente sanabile che -prodotto delle difficoltà generate dalla crisi- contribuisce a rendere più complessa la fuoriuscita del Paese dalle tante paludi che lo avviluppano».
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