Gli omofobi dichiarano guerra alla Chiesa: «È in mano a Satana. Da cristiani vogliamo la pena di morte per i gay»


Tra i vari gruppi di incitamento all'odio che spopolano su Facebook, c'è n'è uno che merita una certa attenzione. Vicino a Forza Nuova e protagonista di un'ostentata omofobia, il gruppo "No ai matrimoni gay in Italia" pare aver scelto di abbandonare la sua politica di diffamazione dei gay (spesso ricorrendo anche ad assurde falsificazioni e insostenibili tesi scientifiche) per intraprendere una nuova crociata nei confronti della Chiesa. Ebbene sì, dopo aver cercato di addurre motivazioni religiose al loro odio, ora non sanno più come reagire dinnanzi ad una Chiesa che pian piano pare stia scegliendo il cambiamento.
In merito all'apertura della Chiesa olandese alle coppie gay, scrivono: «Satana sta prendendo il controllo della Chiesa olandese purtroppo. Il loro rappresentante ha ceduto alle sue lusinghe». Non va meglio con la chiesa della S.S. Trinità di Napoli, le cui scelte riguardo alla presenza di una transessuale fra i personaggi del presepio li ha mandati su tutte le furie (con tanto di particolare attenzione nell'usare l'espressione «un trans» in modo che il maschile potesse risultare offensiva nei suoi riguardi, ndr).
E poi, ancora, l'opinione espressa dal vescovo di Anversa li ha portati a chiedere che il papa intervenga per «rimuovere e scomunicare questo discepolo di Satana» (non male per una pagina che sostiene che il ddl Scalfarotto sia una minaccia alla libertà di opinione, ndr). Poi, tornando nuovamente sull'argomento, aggiungono: «Non prendiamoci in giro, chi sostiene le unioni omosessuali sostiene la sodomia, un peccato contro natura odiato da Dio. È gravissimo che un vescovo chieda di cancellare il dogma sul matrimonio esclusivo tra uomo e donna». Poi, citando il Levitico, precisano: «[I gay] dovranno essere messi a morte».
La loro ira viene destata persino dai Papa Boys: «Come può la Chiesa -scrivono- riconoscere le unioni omosessuali o bisessuali? La sodomia è un peccato contro la natura odiato da Dio, punito con la morte, riconoscere queste unioni significa approvare la sodomia dunque incentivare i cattolici al peccato mortale. Voi pensate che una coppia gay "ipoteticamente riconosciuta dalla Chiesa" rinunci ai rapporti sessuali seguendo la via della castità? Ci credete? Noi no. I sacerdoti come Don Mauro Leonardi contribuiscono a distruggere la Chiesa con il loro progressismo. Ormai la strada verso l'autodistruzione è iniziata, ci dispiace ma gli ortodossi hanno perfettamente ragione quando ci criticano anche duramente». Poi, a sostegno della loro tesi, finiscono con il il citare le parole di un religioso morto nel 1597.
Bacchettate vengono riservate persino al Vaticano, ritenuto colpevole di non avere un atteggiamento sufficientemente filo-russo e di non voler "proteggere i bambini "attraverso un'azione mirata a contrastare l'operato dell'Unicef.

Giusto come chicca finale, assai curioso è un post in cui il gruppo attacca Arcigay sostenendo che priorità dovrebbe essere l'occuparsi dei gay impiccati in Iran (così come loro chiedono sia fatto anche qui, ndr) e non una lotta volta ad ottenere diritti civili per gli italiani. Peccato che la pagina viva citando i vari articoli pubblicati da ProVita, dai Giuristi e dalla Nuova Bussola Quotidiana: tutte realtà che sulle loro pagine continuano ad invitare i loro seguaci a donargli soldi. A questo punto la stessa domanda potrebbe essere tranquillamente rivolta a loro: la priorità non potrebbe essere quella di combattere l'ebola, sconfiggere l'analfabetismo o contrastare la fame nel mondo anziché dirottare i pochi fondi disponibili su realtà che non vogliono costruire nulla ma vogliono solo impedire che l'amore fra due persone possa essere riconosciuto?
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