Il gruppo omofobo che chiama «pervertiti» i gay ma poi cerca immagini di tori che fanno sesso con cavalli

Curioso è un messaggio apparso su un noto gruppo omofobo di Facebook vicino a Forza Nuova. Nonostante in quella sede si sia soliti rivolgersi ai gay con appellativi offensivi come «sodomiti» o «pervertiti», quel testo pare confutare ogni dubbio su chi sia il reale pervertito. Leggiamolo:

Il nostro grafico ci ha segnalato una schifezza di Google Immagini, durante la realizzazione del fotomontaggio con alcuni animali che compiono atti contro natura. Il nostro grafico che solitamente usa la lingua inglese per trovare più materiale, ha scritto l'equivalente in inglese di: cane fa sesso con gatto, tigre fa sesso con leonessa e così via. La cosa sconvolgente è successa quando ha scritto toro fa sesso con cavallo, ciò che è apparso è peggio di un sito pornografico illegale di zoofilia, un qualcosa di rivoltante, sarebbe stato meno peggio scrivere Cicciolina contro cavallo. È intollerabile che un motore di ricerca così importante, frequentato da tutti bambini compresi, non faccia nulla per fermare questo schifo.

Dunque non solo dichiarano di effettuare ricerche talmente pervertite da risultare impensabili anche per un accanito feticista, ma sostengono pure che i ragazzini passino il loro tempo al computer alla ricerca di immagini di cavalli che fanno sesso con i tori. Vien da sé che se qualche ragazzo cercasse una simile frase, la visualizzazione di un'immagine sarebbe l'ultimo del problemi dato che l'urgenza sarebbe quella di chiedere l'aiuto di uno psichiatra.
E che dire di un gruppo che cerca di screditare i gay cercando immagini di animali che fanno sesso anziché dedicarsi alla ricerca di articoli di spessore? E, soprattutto, se cercano immagini «contro natura» come sperano di poterle trovarle già fatte in natura? Logica vorrebbe che chi vuol fare un fotomontaggio cerchi due immagini distinte e non inserisca i due nomi contemporaneamente con tanto di un verbo per indicarne l'azione (sempre ammesso che quella ricerca non fosse finalizzata a scopri diversi da quelli dichiarati, ndr).

Nel suo delirio il post si lancia pure in una digressione contro il troppo gay-friendly Google sostenendo che i filtri siano attivabili solo da chi è loggato. Peccato che non sia vero e che l'intero discorso sia privo di fondamento. Da anni l'algoritmo è stato modificato per nascondere quanto più possibile le immagini sessualmente esplicite e spesso bisogna essere loggati per poter accedere materiale simile (anzi, nel 2012 ci fu una polemica volta a sostenere che Google censurasse troppo).
Anche un'altro aspetto va chiarito: cercando la frase «bull has sex with horse» non ci si imbattere in alcuna immagine esplicita, così come accade anche cercando declinazioni come «bull sex with horse» e «bull horse sex». In questi ultimi due casi, però, è necessario rimuovere i filtri sui per visualizzare anche immagini discutibili tutte legati al mondo ponografico eterosessuale (una dovuta precisazione dato che, nonostante non abbiano espressamente sostenuto che l'immagine citata fosse legata al mondo gay, quella pagina pubblica solo contenuti legati alla denigrazione del mondo lgbt ed è plausibile qualcuno lettore potesse attribuire al mondo gay anche quel caso).


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