Lombardia: la giunta di Maroni vuole vietare qualunque luogo di culto che non sia cattolico
Non c'è voluto molto perché i primi avvoltoi decidessero di sfruttare a proprio vantaggio la strage del Charlie Hebdo, di Parigi. Tra questi figura anche il centrodestra lombardo guidato da Maroni che, sfruttando generalizzazioni ed antisemitismo, annuncia «entro fine gennaio» una legge regionale che impedirà la costruzione di luoghi di culti non cattolici sul territorio regionale.
Nei loro proclami la decisione è volta ad impedire la costruzione di una moschea a Milano in modo che i fedeli islamici non abbiano un luogo dove potersi incontrare (il che lascerebbe intendere che si presupponga che tutti gli islamici siano terroristi e che il farli incontrare in luoghi segreti garantisca maggiore sicurezza, ndr) ma incidentalmente colpirà anche i protestanti, i buddisti, i luterani, gli induisti e via discorrendo.
Insomma, la religione cattolica sarà l'unica ammessa sul territorio e la libertà religiosa di chiunque altro verrà negata.
Naturalmente poco importa se gli articoli 3, 7, 8, 19, 20 della Costituzione sostengono che una simile norma non possa esistere. Le disposizioni in essi contenute, infatti, sanciscono il principio di non discriminazione su base religiosa (articolo 3), l'uguaglianza di tutte le confessioni di fronte alla legge (articolo 8), la libertà di professare il proprio credo, sia individualmente che collettivamente, di promuoverne la diffusione e di celebrarne il culto in pubblico o in privato a meno che i riti non siano contrari al buon costume (articolo 19), ed infine la proibizione di ogni forma di discriminazione o l'imposizione di speciali oneri fiscali nei confronti di associazioni o istituzioni religiose basate sull'appartenenza confessionale (articolo 20).
Dopo il patrocinio al convegno omofobo, anche in questo caso la giunta di Roberto Maroni pare voler riaffermare l'idea di una Lombardia che non deve appartenere ai suoi cittadini ma che deve essere una terra destinata all'esclusivo uso e consumo dei cattolici.