Messico: la città boicotta i novelli sposi, per la quarta volta salta la celebrazione del matrimonio gay

Evangelici e cattolici ce la stanno mettendo tutta per complicare la vita a Victor Manuel Aguirre e Fernando Uria, due ragazzi messicani che avrebbero dovuto essere la prima coppia gay sposata di Baja California. Eppure il loro volersi promettere eterno amore si è trasformato in un vero e proprio calvario.
All'inizio hanno dovuto affrontare una serie di presunti disguidi che hanno portato a ritardi ed errori nella compilazione delle pratiche, poi la loro cerimonia è stata interrotta per ben quattro volte.
L'ultimo episodio risale a sabato scorso, quando i due si sono presentati dinnanzi all'ufficiale giudiziario dopo aver ottenuto tutte le garanzie sul fatto che questa volta non ci sarebbero stati ulteriori disguidi: una giunti in municipio con amici e parenti, però, gli è stato comunicato che la cerimonia era stata sospesa perché la presidente della Coalizione delle Famiglie di Baja California aveva sporto denuncia nei loro confronti sostenendo che i due fossero «malati di mente». In presenza di una denuncia che metteva in discussione la loro capacità di intendere e di volere, la cerimonia è saltata.
La volta precedente, ossia il 21 novembre scorso, il matrimonio venne interrotto a causa di alcune firme apposte in spazi errati, così come non mancò neppure un allarme bomba dettato dall'arrivo di una telefonata anonima.
Non sono mancate neppure vere e proprie umiliazioni, come una sospensione legata alla presunta assenza di un certificato medico che avrebbe dovuto garantire l'assenza di malattie come l'HIV. Ovviamente un documento simile non è mai stato richiesto ad alcuna coppia eterosessuale.
«Abbiamo ben chiaro che ciò che la città sta cercando di fare con questo continuo boicottaggio -ha dichiarato il loro avvocato, Jose Luis Márquez Saavedra- vogliono che i ragazzi desistano. Gli va bene che si sposino, ma altrove, non qui. Ma questo non accadrà e loro si sposeranno qui».
«Siamo di fronte al caso più difficile mai visto tutto il paese -fa sapere l'avvocato che sta seguendo il caso a Città del Messico- Finora nessuna autorità aveva presentato così tanta resistenza all'attuazione di un ordine della Corte Suprema».


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