Carate B.za: il Pdl vuole distruggere i libri che parlano di famiglie omogenitoriali perché «propaganda omosessuale»

Le modalità della campagna d'odio lanciata da realtà ecclesiastiche e partiti di destra assume contorni sempre più chiari e precisi: la cronaca ci mostra come da più parti si tenti di continuare ad alzare i toni in modo tale da far passare come verità assodate delle affermazioni basate su presupposti falsi e discriminatori (si pensi anche solo a come gran parte della popolazione italiana sia davvero convinta che i matrimoni gay siano vietati dalla Costituzione, nonostante tutte le Corti abbiano chiaramente sentenziato che l'unico impedimento è la mancanza di volontà politica). Allo stesso tempo l'Italia apre l'unico paese insieme alla Russia a parlare di una fantomatica «propaganda omosessuale» nei propri atti pubblici.
L'ultimo caso in tal senso giunge da Carate Brianza, un comune di 17.997 abitanti della provincia di Monza e Brianza. Il 26 febbraio prossimo il Consiglio Comunale sarà chiamato a discutere una mozione presentata dal gruppo consiliare de Il Popolo della Libertà, pronto a lanciare accuse contro la presunta presenza la presenza «di libri per bambini di propaganda delle famiglie omosessuali» all'interno della biblioteca civica. La soluzione proposta dai tre consiglieri è semplice: rievocare l'epoca fascista e mettere al bando tutto ciò che non è confacente al loro personale pensiero attraverso la distruzione materiale dei volumi a loro poco graditi.
A finire sotto accusa sono due volumi ben precisi: "Qual è il segreto di papà" e "Perché hai due mamme?". Si tratta di due volumi pensati per aiutare i ragazzi ad approfondire il tema delle famiglie omogenitoriali, spesso risultando di grande aiuto per chi è alla ricerca di risposte per comprendere meglio la realtà che magari si trova a vivere o a conoscere. Eppure i consiglieri del Pdl non hanno dubbi nel sostenere che la lettura di quei volumi spingerebbero i più piccoli, «e quindi più suggestionabili, a seguire quella strada» (come non non è chiaro... sarà mica che i bambini scapperanno di casa per poter avere anche loro due genitori dello stesso sesso?).
La biblioteca di Carate Brianza è parte di un sistema bibliotecario composto da 37 strutture ed i volumi indicati sono disponibili in tre copie ciascuna: attualmente il primo volume risulta ovunque in prestito con tanto di una prenotazione attiva, il secondo è in prestito in due biblioteche su tre.Vien da sé che la rimozione dei volumi significherebbe un volerne impedire la lettura a chi ne sta facendo richiesta.
Per il sindaco l'intera polemica non sarebbe che un'evidente forzatura: «Non solo mi sembrano affermazioni fuori luogo -ha commentato- ma vorrei far notare che uno dei due libri è stato acquistato nel 2011, quando ad amministrare la città c'erano proprio quelle persone che ora si lamentano».
Anche l'assessore Rigamonti non ha dubbi riguardo alla legittimità dei due volumi: «Esistono diverse realtà e nel mondo ci si deve confrontare con tutto quello che accade. L'omosessualità non è una malattia, ma una condizione normale. Spetta alle famiglie e alle agenzie educative dotare i bambini di tutti gli strumenti necessari per capire le cose e dare loro la possibilità di farsi un'idea».
Un commento è giunto anche dal circolo Mauro Mieli: «Pensavamo che il tempo dell'indice dei libri e dei falò in stile "Notte dei cristalli" nel nostro Paese fossero stati consegnati alle pagine più buie della storia -ha dichiarato Andrea Maccarone- Invece dobbiamo tristemente constatare che questo nuovo integralismo omofobo, che in nome della difesa della libertà di pensiero pretende di oscurare e cancellare chi non si adegua alla loro morale, sta diventando sempre più pericoloso e aggressivo».


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