Condannati per omicidio, pedofilia ed aggressioni i responsabili di un campo per le terapie riparative


Finalmente giustizia è stata fatta. I proprietari di un campo sudafricano per la "cura" dei gay sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio, pedofilia ed aggressioni fisiche. La sentenza è stata pronunciata oggi dal tribunale regionale di Vereeniging a Johannesburg (in Sudafrica) e riguardava il caso di Raymond Buys, un ragazzo si soli 15 anni tragicamente scomparso nell'aprile 2011 dopo essere stato sottoposto a vere e proprie torture per mano di Alex de Koker e Michael Erasmus (i proprietari dell'Echo Wild Game Rangers).
Il giovane era stato consegnato nelle loro mani dai suoi stessi genitori, convinti di poterlo riprendere una volta "trasformato" in un eterosessuale così come gli era stato promesso. Ma, dato che una simile trasformazione non è possibile, i suoi aguzzini avevano scelto metodi di convincimento disumani: lo picchiavano con bastoni e vanghe, lo costringevano a mangiare feci e lo svegliavano a bastonate nel cuore della notte. Il giovane cercò di suicidarsi pur di porre fine a quel calvario, ma venne incatenato al suo letto per giorni. Trasportato in ospedale in fin di vita, sul suo corpo sono state rinvenuti gravi danni al cervello, un braccio rotto, una grave disidratazione e bruciature di sigaretta su tutto il corpo.
Nello stesso campo altri due giovani sono morti in seguito a percosse simili: Eric Calitz, di 18 anni, e Nicolaas Van Der Walt, di 19. Entrambi sono venuti a mancare nel 2007.
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