Il Comune di Roma trascrive l'atto di nascita di un bimbo con due mamme
L'atto di nascita di un bambino di quattro anni, figlio di due donne, è stato trascritto nel Registro dello Stato Civile del Comune di Roma. La coppia, formata da una donna argentina e da una cittadina romana, ha avuto il bambino in Argentina nel 2011 ed ha richiesto all'anagrafe di Roma la trascrizione del suo certificato. Per la prima volta senza alcun bisogno di un provvedimento giudiziario (così come avvenuto il mese scorso a Torino), l'amministrazione capitolina ha deciso di accogliere quella richiesta.
«Roma Capitale ha modificato la propria prassi amministrativa garantendo d'ora in poi le trascrizioni dei certificati stranieri riportanti due genitori dello stesso sesso [..] Trascrivere le nascite di bambini di coppie omosessuali, che hanno contratto matrimonio in altri paesi, come figli di entrambi un atto che garantisce il principio di tutela della genitorialità contenuta nella Costituzione italiana e nelle normative europee» commentano soddisfatti Yuri Guaiana (segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti) e Riccardo Magi (consigliere comunale di Roma Capitale) che per settimane hanno seguito la questione.
Va sottolineato anche come, contrariamente a quanto avvenuto per l'istituzione del registro delle coppie di fatto, l'atto stato compiuto direttamente dall'amministrazione comunale e non dal sindaco Ignazio Marino. Si tratta indubbiamente anche di atto politico coraggioso che surclassa un Parlamento fermo al 1975 in materia di diritto di famiglia.
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