Kazakistan approva une legge contro la cosiddetta «propaganda omosessuale» di stampo russo
Il Senato del Kazakistan ha approvato una legge che vieta la «propaganda di un orientamento sessuale non tradizionale». La legge era stata proposta nell'agosto del 2013 da Aldan Smayil, un parlamentare che sostiene che quella norma abbia lo scopo di «proteggere i bambini da informazioni dannose per la loro salute e per il loro sviluppo».
Inizialmente la legge prevedeva il divieto ad una serie di prodotti che secondo i promotori avrebbero potuto spingere i più giovani al suicidio, fra i quali la pornografia o le immagini di natura sessuale (anche se è difficile capire perché una adolescente dovrebbe tentare il suicidio alla vista di un'immagine di nudo, ndr). L'«orientamento sessuale non tradizionale» è stato aggiunto solo in un secondo spunto prendendo spunto dalle norme vigenti in Russia.
«Questa legge avrà una brutta influenza sulla libertà di espressione e peggiorerà la situazione in Kazakistan», ha commentato Susan Corke, direttrice dei programmi Eurasia di Freedom House. «Nonostante le affermazioni del governo, il divieto della "propaganda di un orientamento sessuale non tradizionale" non ha nulla a che vedere con la sicurezza dei bambini. È semplicemente un travestimento per permettere la discriminazione e l'intolleranza, nonchè per permettere ai censori del governo di poter punire qualsiasi discorso non gli piaccia».
L'omosessualità non è illegale in Kazakistan ma l'approvazione della legge ha incontrato poca resistenza.