L'ex montiano Sberna: «Nella lobby gay sono tutti ricchi, un povero non ha tempo di fare il gay»

«Dietro i gay c'è una lobby, hanno un grosso potere economico. Sono tutti milionari, basta guardarli, sono zeppi di soldi. Alla fine sono due, tre, quattro persone, una minoranza di persone che hanno avuto problemi da bambini. Stanno tutti molto bene, non hanno nulla a che fare con i poveri e gli oppressi». È quanto dichiarato dal deputato ex-Scelta Civica Mario Sberna nel corso del programma "La Zanzara" su Radio 24.
Riguardoa i suoi colleghi, ha aggiunto: «Scalfarotto è ricco, prende 13 mila euro al mese come gli altri deputati. E prima di lui la Concia e Luxuria. Guardiamo tutti i nomi, dove lo trovi uno che non arriva alla fine del mese? Uno povero, uno che non arriva alla fine del mese non ha tempo di fare il gay. I poveri non sono quelli che vanno sui giornali e sulle televisioni a gridare per i diritti. Ma quali diritti per i gay? C'è gente in mezzo alla strada da anni e se ne fregano tutti. Scalfarotto lo porto a pedate nel sedere alla stazione Termini a guardare in faccia i poveri e poi mi dice qual è la priorità del paese».
Sberna nmon ha mancato di prendersela anche anche con l'istituzione del registro delle unioni civili a Roma: «Marino si occupi di chi sta al freddo. Ha fatto tre registrazioni illegali, una sciocchezza, non può registrare una cosa che non esiste. Invece si occupa dei gay che stanno bene, che non hanno bisogno di niente. Se vanno a New York a sposarsi è perché hanno i soldi per farlo».


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