Per Papa Bergoglio, l'«ideologia gender» è come una bomba atomica
Prepariamoci ad una nuova crociata ideologica condotta dalla Chiesa. Dopo aver prestato la propria immagine alla campagna per il referendum slovacco volto ad introdurre leggi discriminatorie verso la comunità gay, è attraverso un libro intervista che Papa Francesco decide di parlare di «nuovo peccato contro Dio il Creatore».
Nel corso di un'intervista rilasciata ai vaticanisti Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi (raccolta nel libro "Papa Francesco: questa economia uccide"), il pontefice sostiene che chi «manipola» il proprio corpo è paragonabile ad Erode che «distrugge, che trama disegni di morte, che sfigura l'aspetto di un uomo e di una donna, distrugge la creazione [...] Pensiamo alle armi atomiche alla possibilità di annientare in pochi istanti un numero molto alto di esseri umani. Pensiamo anche alle manipolazioni genetiche, alla manipolazione della vita o alla teoria gender, che non riconoscono l'ordine del creato».
Pare ormai evidente che il pontefice abbia deciso di abbandonare il suo famoso «chi sono io per giudicare un gay» ed abbia optato per un giudizio che non mancherà di portare a violenze ed oppressioni, il tutto sulla base di semplificazioni talmente estreme che potrebbero persino portare a ritenere che chi si fa asportare un tumore dovrebbe essere in violazione alle leggi di Dio perché sta eliminando un "dono" del suo corpo e della natura.
Non pago, il pontefice ha poi concluso: «Con questa attitudine l'uomo commette un nuovo peccato contro Dio il Creatore. La cera tutela della creazione non ha niente a che fare con le ideologie che considerano l'uomo come un incidenre, come un problema da eliminare. Dio ha messo l'uomo e la donna in cima alla creazione ed ha affidato loro la terra. Il disegno del Creatore è scritto nella natura. Se falliamo in questa responsabilità, se non ci prendiamo cura dei nostri fratelli e del creato, la distruzione avanza».
Via: Gay.it
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