Roma: otto ragazzi indagati per bullismo verso un 15enne. Sotto accusa anche tre insegnanti e la preside dell'istituto


Ancora una volta è dalla capitale che ci giunge la cronaca di un grave caso di omofobia. I fatti risalirebbero allo scorso anno, quando un 15enne che frequentava l'istituto magistrale Vittorio Gassman è statoi vittima di una serie di atti di bullismo messi in atto da otto studenti.
Il branco aveva creato un gruppo su Whatsapp denominato "We hate Edoardo" (il nome è di fantasia) che sarebbe servito come catalizzatore di una serie di insulti e di prese in giro legate al suo presunto orientamento sessuale. I suoi genitori ne avrebbero parlato con tre professori e la preside dell'istituto scolastico, ma nulla sarebbe stato fatto per mettere fine alle continue vessazioni.
Ora è stata sporta denuncia presso la procura e la pm Vittoria Bonfanti ha indagato per alcuni mese, rinviando ora gli atti alla procura minorile per otto studenti accusati di atti persecutori. Ma sotto la lente della giustizia sono finiti anche alcuni esponenti del corpo docente che, proprio in virtù dell'impunità che avrebbero offerto ai carnefici del 15enne, ora potrebbero dover rispondere di omissione di atti d'ufficio.
Oltre alle segnalazioni della madre (archiviate sulla base di una votazione a maggioranza) la questione era stata sollevata dinnanzi agli insegnanti anche da un'amico della vittima che aveva mostrato loro alcuni screenshot di quella chat. In tutta risposta venne rimproverato per aver violato la privacy dei membri del gruppo.
Dato il totale disinteresse della scuola dinnanzi ad una situazione che stava facendo scaturire pensieri suicidi alla vittima, ai genitori non è rimasta altra possibilità che rivolgersi agli inquirenti. Da riflettere è cosa sarebbe potuto capitare se la vittima non avesse avuto alle spalle una famiglia pronta a lottare per lui.
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