Si parla di un possibile accordo tra Renzi e Alfano sulle unioni civili: niente reversibilità, equiparazioni ed adozioni
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Repubblica, l'ufficializzazione dell'approdo in aula nel mese di marzo di un progetto di legge sulle unioni civili sarebbe l'immediata conseguenza di un accordo raggiunto tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. È noto che il Ncd ha cercato di opporsi con qualunque mezzo a qualunque diritto per i conviventi e, nonostante le elezioni europee abbiano mostrato come rappresentino solo il 4,38% degli italiani, la configurazione di governo attuale gli permette ampio margine sulle trattative.
Ed è così che le indiscrezioni parlano di un pieno accoglimento di tutte le richieste avanzate da Alfano: dall'esclusione della reversibilità delle pensioni al il divieto all'adozione dei figli del partner, passando dalla mancata equiparazione al matrimonio.
In sostanza, si tratterebbe di una legge completamente svuotata di tutte le sue parti più significative, decisamente orientata a garantire diritti molto diversi a fronte di doveri fin troppo equivalenti (a partire da come il lavoro di una parte della popolazione venga indicato come necessario a fornire privilegi pensionistici ad una cittadinanza di serie a).
La speranza è che le indiscrezioni si rivelino infondate, perché una legge simile sarebbe completamente inutile. Forse ancora più inutile di una legge contro l'omofobia dove si è provveduto ad esonerare dal suo rispetto i principali carnefici al fine di riuscire ad ottenere l'approvazione da parte del Ncd.