Usa, donna accusata di aver picchiato brutalmente il figlio perché «troppo femminile e gay»


Jacqueline Alexander è una madre che vive in una cittadina del Tennessee (Stati Uniti). Lo scorso mercoledì è stata arrestata con l'accusa di aver picchiato violentemente il figlio perché si comportava in modo «troppo femminile» e quindi pensava fosse gay. Giunti sul posto, gli agenti hanno riscontrato segni di percosse sul volto del bambino.
La storia ha dell'incredibile, ma da Memphis fanno sapere che episodi simili si verificano con preoccupante frequenza. «Abbiamo tantissimi bambini ed adulti che arrivano a raccontarci di aver subito abusi o violenze fisiche da parte delle persone che dovrebbero essere le prima ad occuparsi di loro», racconta Will Batts del Centro LGBT di Memphis. «Viviamo con regole davvero rigide su come le persone dovrebbero agire, vestirsi, parlare o comportatasi, e questo può rendere la vita è molto più complicata».
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