Alabama. Il figlio del giudice Roy Moore è stato arrestato per possesso di droga
Il giudice Roy Moore, a capo della Corte Suprema dell'Alabama, è noto per essersi strenuamente opposto alla sentenza che avrebbe legalizzato le unioni gay nello stato. In nome della sua fede religiosa e rivendicando la necessità di «difendere» la famiglia tradizionale, l'uomo si è spinto sino ad allearsi con il Ku Ku Klan pur di ottenere la sospensione della sentenza che avrebbe permesso la celebrazione di matrimoni gay.
E se il giudice ha dedicato ogni sua energia per combattere le famiglie altrui, è all'interno della sua famiglia tradizionale che qualcosa parrebbe non funzionare. Suo figlio, il 24enne Caleb Moore, è stato arrestato per la terza volta con l'accusa di possesso di sostanze stupefacenti.
Il giovane, che sino al 2012 ha lavorato per la fondazione anti-gay «in difesa della legge morale» fondata dal padre ed ora guidata da sua madre, è stato trovato con un sacchetto di marijuana nel vano portaoggetti della sua autovettura e con alcune pillole di Xanax nascoste in una borsa. È stato arrestato e portato in carcere, dove è stato rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di 8.500 dollari. La sua prima comparizione in tribunale è stata fissata per il 7 aprile prossimo dinnanzi al giudice distrettuale William Hightower.
La legge statunitense prevede che il terzo arresto per il medesimo crimine comporti pene più severe e la legge Alabama aggiunge come che un crimine di classe C comporti una condanna a «non meno di un anno e non più di 10 anni».
Il giudice Roy Moore non ha voluto commentare l'accaduto definendolo «una questione personale».
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