Bologna: i cattolici portano in tribunale le foto del Cassero (ma non senza ipocrisia)


Personalmente sono fortemente convinto che tutte le religioni siano accomunate da un chiaro messaggio d'amore e che il reale problema sia rappresentato da tutte quelle persone che strumentalizzano quel messaggio per legittimare discriminazione, odio e morte. Credo anche che il rispetto sia la chiave di volta per un futuro sostenibile, motivo per cui mi trovo in difficoltà ad apprezzare la serata organizzata dal Cassero in cui ci si è ispirati alle vignette del Charlie Hebdo per attaccare quella Chiesa che troppo spesso ci porta a vederci negare i più basilari diritti. Forse avrei capito una attacco alle persone, meno a dei simboli.
Probabilmente avrei anche evitato volentieri di parlare delle immagini di quella serata ma, purtroppo, a portare il tema su un'altro piano ci hanno pensato alcuni consiglieri comunali cattolici di Bolgna.

Le stesse persone che hanno difeso le offese a Maometto del Charlie Hebdo e che hanno più volte ribadito come gli insulti gratuiti ai gay debbano essere fatti rientrare nella libertà di opinione, sono ora insorte nel vedere quelle immagini. Alcuni esponenti di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra hanno già invocato un intervento della magistratura ed il procuratore aggiunto Valter Giovannini li ha già rassicurati: «Se giungeranno denunce, le valuteremo con attenzione».
Il cardinale Cafarra ha paragonato quelle immagini alla stessa violenza dell'Isis (anche non si fece problemi ad andare in giro a dire che le coppie omosessuali sono inferiori a quelle eterosessuali) mentre Forza Nuova annuncia missioni punitive attraverso «le forme e le modalità necessarie».

Appare così evidente l'ipocrisia di chi invoca la propria libertà di parola nel lanciarsi in attacchi personali e violenti contro gli altri, ma poi è pronto a cambiare opinione quando quegli atteggiamenti vengono subiti. Se Dolce e Gabbana insultano tuo figlio te ne devi stare zitto, ma se tu insulti il mio Dio allora ti denuncio.
Va detto che è doveroso pretendere rispetto per le proprie credenze, ma tale richiesta diventa viziosa quando a lanciarla sono le stesse persone che rivendicano il diritto di poter andare in giro a dire che i gay sono malati o che la loro presenza «omosessualizza» i giovani.
Per dirla come la direbbe Gesù, solo chi è senza peccato può scagliare la prima pietra. Peccato che anni di legittimazione della propagandando di Adinolfi e compagna bella ci hanno portati a veder legittimato qualunque cosa ed ora ci si strappa le vesti alla prima occasione in cui qualcuno è sceso al loro stesso livello (sarebbe stato preferibile fossero loro a salire, ma così non è stato).

A questo punto i casi paiono due: o la discussione verrà riportata ad un clima civile di reciproco o assisteremo all'ennesimo atto di forza da parte di cattolici intenzionati a poter giudicare senza essere giudicati. Stando a quanto si vede su Facebook, l'ipotesi più plausibile appare la seconda: i soliti gruppi omofobi hanno già risposto a quelle immagini sostenendo che Dio provvederà a mandare all'inferno tutti i gay e hanno rivendicato il diritto di «non accettare le vostre perversioni sessuali» dato che per chi non si «convertirà» all'eterosessualità «sarà pianto e stridore di denti.
Poi aggiungono: «si lamentano e si offendono se vengono chiamati pervertiti. Come dobbiamo chiamarli artisti? L'Arcigay e le altre associazioni sodomite andrebbero chiuse non finanziate, sono un manipolo di pervertiti assetati di sesso, sono degli assatanati anticristo che colgono ogni occasione per insultare milioni di cristiani. Come diceva San Pietro Canisio: "i sodomiti erano pessima gente". In un paese serio come la Russia, questo manipolo di pervertiti non avrebbero avuto tutta questa libertà di offendere il cristianesimo, ricordiamo che le cantanti perverse americane Pussyriot, finirono in carcere per molto meno e ci restarono qualche anno. Prendiamo esempio dalle vere democrazie». Il tutto corredato da commenti di sedicenti cattolici in cui si inneggia alla creazione di un Isis cristiano, si suggerisce di uccidere i gay con un'accetta o in cui si plaude a chi li getta da un palazzo.
Il Cassero dovrà forse rispondere in tribunale per quelle immagini, le offese di questa vengono tutelate da anni nel nome della libertà di parola. Se questa non è una contraddizione...
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