Firenze: in 50 al raduno delle Sentinelle, in 200 alle contromanifestazioni
Meno di cinquanta persone si sono presentate alla manifestazione delle Sentinelle in piedi organizzata in piazza Strozzi a Firenze. Fra le loro letture non mancavano anche dei noti giornali di propaganda anti-gay (come Avvenire o Notizie ProVita) quasi come fossero una testimonianza di quale fosse la matrice ideologica che ha spinto quei pochi cittadini a scendere in piazza.
Alla contromanifestazione, invece, quasi duecento persone hanno festeggiato tutta la propria voglia di vivere e di esistere, mostrando cartelli che inneggiavano all'amore e contrapponendo la festa al silenzio di chi preferisce star lì a rimuggire sul proprio odio verso il prossimo.
Un'ingente schieramento di forze dell'ordine è stato schierato attorno al gruppo di estremisti cattolici anche se, ancora una volta, si è trattato di una presenza inutile dato che tutte le contromanifestazioni sinora organizzate sono state caratterizzate dalla non-violenza chi vuole semplicemente limitarsi a vivere e a mostrare la propria gioia e normalità.
Forse delusi dalla scarsa partecipazione, i leader della destra se la sono presa con i partecipanti delle contromanifestazioni, sostenendo che nessuno debba avere il diritto di manifestare in città se ci sono le Sentinelle. Gli fa eco il gruppo "Destra di Popolo" di Fratelli d'Italia, prointo a sostenere che «Quello di questa mattina è l'ennesimo atto di intolleranza compiuto nel nome del diritto di espressione, contro persone che volevano manifestare silenziosamente un pensiero legittimo».
Insomma, ancora una volta si sostiene che il diritto di espressione non debba valere per tutti ma solo per i gruppi vicini alle proprie forze politiche. Una rivendicazione che non fa altro che sottolineare come quel diritto venga interpretato in maniera ideologica al solo fine di cercare di instaurare un regime a senso unico.
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