La presa di posizione della associazioni lgbt dopo l'approvazione della mozione in «in difesa della famiglia naturale» approvata a Reggio Calabria


È attraverso una nota congiunta che le associazioni lgbt reggiano hanno preso posizione dopo l'approvazione della mozione approvata dal consiglio comunale (a maggioranza Pd) che istituisce una "Festa della famiglia naturale fondata sull'unione tra un uomo e una donna".
«Siamo confusi -dicono- nel leggere che il testo prevede l'opposizione a "qualunque tentativo di introdurre nell'ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all'educazione dei propri figli, ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all'interno di una famiglia naturale". Questo perché noi siamo storicamente impegnati ad estendere le tutele e la sfera della protezione e dei diritti civili alle persone svantaggiate, discriminate, emarginate, ispirandoci al dettato Costituzionale. Un testo questo che in città rappresenta, nei fatti e nei numeri, la stessa minoranza che lo ha proposto. Parole che continuano ad alzare muri e minano il confronto democratico, che porgono il fianco ad atteggiamenti intolleranti ed a certezze immutabili. La famiglia è uno dei fondamenti della nostra società, ma questa nostra società cambia e si evolve, così come più volte riconosciuto dalla suprema Corte e da tutta la giurisprudenza italiana. Quello che ci chiediamo dunque è: perché votarsi alla logica dell'esclusione, dell'aut aut, invece di ispirarsi a quella del dialogo, dell'inclusione, dell'et et? Qual è questa grande paura? Il dialogo avviato con la nuova Giunta che, fin dall'insediamento, ha annunciato un cambio di rotta rispetto all'oscurantismo che tutti abbiamo vissuto, ci porta a considerare, come ribadito dal Sindaco Falcomatà a margine del Consiglio Comunale, che gli impegni presi, anche in relazione a provvedimenti di civiltà e di inclusione annunciati come l'istituzione del Registro della Unioni civili, non verranno disattesi. Cedere al tentativo di opporsi direttamente o indirettamente a questo cambio di passo che tutta la città aspetta sarebbe darsi la zappa sui piedi. Perché a ben guardare, il pomo della discordia, al riparo da proclami propagandismo e strumentalizzazioni, sembra essere la paura di perdere qualche privilegio e probabilmente non è chiaro che nessuno attenta a niente. L'unico rischio che si corre è quello di ampliare tutele e diritti della persona umana che ormai sono acquisiti nel resto dell'Europa e d'Italia, condivisi e inviolabili e la cui disciplina costituisce la base del diritto positivo cui il nostro ordinamento si ispira. Proprio il 10 marzo u.s., guarda caso, il Presidente Renzi, nonché segretario del Partito Democratico, ha ribadito l'impegno e la piena volontà per approvare finalmente una legge chiara che regolamenti le unioni civili in Italia ispirandosi all'ordinamento tedesco. e ci riteniamo soddisfatti che l'assemblea cittadina abbia adottato una mozione che impegna il Comune ad agire nei casi di atti di omofobia. Resta una grande amarezza per l'attacco contro l'Ufficio Nazionale contro le tutte le Discriminazioni andato in scena sempre nel Consiglio Comunale di ieri, proprio mentre fervono i preparativi per la celebrazione del 21marzo, giornata Mondiale contro i Razzismi, che vede nella città di Reggio il laboratorio nazionale della sensibilizzazione e del contrasto a qualsiasi tipo di discriminazione. Celebrazioni fortemente volute dalla stessa Giunta e che l'Ufficio Nazionale, dopo l'impegno profuso in questi anni, ha voluto organizzare a Reggio, per sottolineare il grande percorso compiuto dalla nostra città. L'inclinazione al dialogo non ci è mai mancata. Ma non abbiamo nemmeno mai abdicato a batterci per quello in cui crediamo: l'uguaglianza, le pari opportunità, i diritti civili, la non discriminazione. Proprio perché noi vogliamo dare di più a tutti senza togliere nulla a nessuno».

La nota è firmata da Arcigay "I Due Mari" di Reggio Calabria, Sportello Trans Reggio Calabria, ARCI Reggio Calabria, QUEERevolution Reggio Calabria, Maestri di Speranza, Pagliacci Clandestini , Cortocircuito Laboratorio di Comunicazione Sociale, Laura Cirella (già consigliera Commissione Pari Opportunità al Comune di Reggio Calabria), Eleonora Uccellini, Pasquale Neri, Tiziana Calabró e Gildo De Stefano.
Commenti