L'arcivescovo di Manila critica la Chiesa per la sua posizione di chiusura sui gay

Il cardinale filippino Luis Tagle, arcivescovo di Manila, ha deciso di prendere posizione contro l'atteggiamento della chiesa nei confronti dell'omosessualità. Secondo il religioso, infatti, l'impegno pastorale della Chiesa non può esimersi dal prendere atto delle acquisizioni della scienza moderna e dei comportamenti sociali.
In un'intervista al quotidiano inglese The Telegraph, il religioso ha ricordato come «le parole usate in passato per fare riferimento ai gay e ai divorziati e separati p alle madri nubilierano molto dure» e finivano con l'etichettarle ed isolarle. «Non so se sia vero ma ho sentito che in alcuni circoli, circoli cristiani, la sofferenza cui queste persone erano sottoposte era persino considerata una giusta conseguenza dei loro errori, che in un certo senso venivano in questo modo spiritualizzati… ma siamo contenti di constatare e sentire che questa situazione è cambiata».
Tagle si dice certo che ogni situazione dovrebbe essere valutata a parte e che che l'adozione di un'unica regola possa essere controproducente. Non omette neppure di precisare che la Chiesa non dovrebbe aver paura di non avere risposte ad alcune domande.
La chiesa cattolica delle Filippine risulta anche una delle poche ad aver deciso di sostenere e promuovere una legge contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.


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