Putin riunisce l'estrema destra a San Pietroburgo. Per l'Italia era presente Forza Nuova


Circa 150 rappresentanti dell'estrema destra europea si sono riuniti a San Pietroburgo per partecipare al primo Forum internazionale russo conservatore. Per l'Italia c'era Forza nuova, ma in prima fila non mancavano anche l'Alba dorata greca o il Partito nazionaldemocratico tedesco.
L'onore di aprire l'incontro è stato affidato ad un attivista pro-life scozzese di nome Jim Dowson che ha iniziato ad inveire contro «i fasciati nazionalisti dell'Unione Eiropea» quando alle sua spalle è apparsa l'immagine di Vladimir Putin che a torso nudo sfidava un orso. «La salvezza della mia generazione è il grande popolo russo -ha proseguito Dowson - Vladimir Putin capisce che i diritti della maggioranza dovrebbe prevalere sui capricci e le perversioni delle minoranze. Obama e l'America sono come le donne! Sono uomini femminilizzati. Siete stati benedetti da un uomo che è un uomo! E invidiamo tutto questo».
Nick Griffin, ex-leader del British National Party, ha aggiunto: «Costantinopoli è caduta. Roma e le persone che venivano da Roma sono cadute allo stesso modo. È assolutamente inevitabile che l'Europa occidentale diventerà un califfato islamico o ci sarà una terribile guerra civile. O forse entrambi. Il che rende la sopravvivenza della cristianità assolutamente impossibile senza l'ascesa della terzo Roma: Mosca».
A rompere la retorica russa (che si ostina a dichiararsi anti-fascista) ci hanno pensato alcuni degli invitati. Il tedesco Udo Voigt ha descritto Adolf Hitler come «un grande statista tedesco» mentre Alba Dorata si ornava di un logo in cui la svastica è appena dissimulata.

È risaputo come Putin, tornato alla presidenza della Russia nel 2012 attraverso proteste senza precedenti, abbia formulato la sua politica sui valori ultre-conservatori. Norme come il divieto all'offesa dei credenti o la nota «propaganda gay» gli hanno permesso di raggiungere i favori delle destre europee che con lui condividono un'ideologia nazionalista, anti-europeista, xenofoba ed omofoba.
Il tutto non senza qualche oliatina: lo scorso anno una banca russa ha dato 11,7 milioni di dollari al Fronte Nazionale francese (la cui leader, Marine Le Pen, si dice una fervente ammiratrice di Putin). In Bulgaria la Russia ha incoraggiato le proteste contro la fratturazione idraulica che hanno condotto ad un accordo per l'acquisto di gas da Chevron. Un parlamentare ultranazionalista ungherese è ancora sotto inchiesta con l'accusa di essere un agente segreto russo.
Di contro Putin sta tentando di creare quante più spaccature possibili in Europa, anche con l'intento di dividere il fronte delle sanzioni.
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