Usa: la mappa dei progetti di legge pro-discriminazione
Repubblicani e gruppi religiosi sono all'opera per cercare di impedire l'avanzamento dei diritti per i gay. In numerosi stati sono stati depositati dei progetti di legge che intendono preservare la discriminazione attraverso un ricorso ad una strana interpretazione del «diritto alla libertà religiosa». In un contesto che pare riportare gli Stati Uniti indietro di cinquant'anni, si sostiene che il proprio credo possa permettere a chiunque di calpestare e violare la liberà e i diritti fondamentali degli altri.
In molti casi si è anche preferito evitare un esplicito riferimento ai gay (quasi bastasse per auto-assolversi dall'accusa di omofobia) finendo così per includere nella discriminazioni previste anche tutta un'altra serie di gruppi: il colore della pelle, l'etnia o l'estrazione sociale potranno così risultare determinanti nel garantire la possibilità di limitare le libertà individuali.
La Human Rights Campaign ha tracciato una mappa di tutte le proposte attualmente in discussione e le ha raggruppate in sei categorie:
Religious Freedom Restoration Act. È la forma più popolare dei disegni di legge pro-discriminazione attualmente in discussione in vari stati. Prevede che ogni singolo cittadino possa far rifiutare beni o servizi a chiunque se ritiene che tali persone siano contrarie alle proprie convinzioni religiose «fortemente detenute».
L'anello debole del progetto è che nulla stabilisce cosa sia una convinzione religiosa «fortemente detenuta» e chiunque potrebbe utilizzare la religione per non rispettare qualsiasi legge statale o locale (incluse quelle proteggono lesbiche, gay, bisessuali e transgender dalla discriminazione).
Il proprietario di un'azienda evangelica potrebbe tranquillamente invocare la propria fede personale per rifiutarsi di assumere ebrei, divorziati o persone LGBT. Un padrone di casa potrebbe tranquillamente rivendicare il diritto di rifiutarsi di affittare un appartamento ad un musulmano o una persona transgender.
Inevitabile è anche come si andrebbero a creare discriminazioni localizzate, ad esempio esponendo a maggiori rischi una coppia gay che vive in Mississippi rispetto ad una coppia che vive a Rhode Island.
Attack marriage equality. Si tratta di una serie di norme che si concentrano sulle attività legate alle nozze. Un disegno di legge dell'Arkansas, ad esempio, intende permettere alle aziende matrimoniali di rifiutare poter rifiutare i propri servizi a qualsiasi coppia se il proprietario dell'attività ritiene di contestare il loro matrimonio. In Oklahoma e South Carolina, invece, si punta a vietare ai dipendenti statali di poter rilasciare le licenze matrimoniali alle coppie gay e lesbiche, prevedendo anche l'esonero dallo stipendio o dalla pensione se dovessero rilasciare tali atti.
Attack adoption. Si tratta di norme che tentano di impedire l'adozione negli stati in cui è prevista, prevalentemente prevedendo che i servizi di adozione possano negare i propri servizi sulla base delle proprie convinzioni religiose. Potenzialmente qualsiasi genitore di diverse confessioni, etnie o orientamenti sessuali sono a rischio di vedersi negare il diritto all'adozione per motivi completamente estranei alle loro capacità genitoriali.
Super-Religious Freedom Restoration Act. Un progetto di legge in Arizona non si limita a permettere ai singoli cittadini di sfidare le leggi governative sulla base delle proprie convinzioni religiose, ma permette anche di estendere tali pretese anche ad attività private e singoli cittadini. Ed è così che un impiegato cristiano e conservatore potrebbe citare in giudizio il proprio datore di lavoro se dovesse annunciare il matrimonio di un dipendente gay nel corso di una riunione.
In Texas, invece, si è invocato l'aumentando indiscriminato della norme anti-discriminazione per motivi religiosi, finendo con il legittimare la citazione in giudizio di chiunque si ritenga possa offendere le proprie credenze.
Leggi anti-transgender. L'obiettivo è la limitazione della libertà di movimento delle persone trascender presso strutture ricettive, attività scolastiche o ambienti medici. La formulazione più comune (che incontriamo ad esempio in Florida, Kentucky, Missouri e Texas) prevede una limitazione nell'accesso a strutture legate al genere come bagni, spogliatoi, alloggi o scuole. Spesso si invoca anche che il genere di riferimento debba essere quello assegnato alla nascita, indipendentemente da quanto indicato sui propri documenti.
Una variante proposta in South Dakota e Minnesota prevede anche che agli studenti transgender sia vietata la partecipazione alle attività sportive della scuola.
Connecticut e Sud Carolina, invece, hanno proposto varianti che intendono impedire l'accesso all'assistenza medica attraverso norme volte a legittimare discriminazioni da parte di assicurazioni mediche ed agenzie statali.
Promozione delle «terapie di conversione». Sempre più tribunali stanno riconoscendo l'infondatezza e la pericolosità di finte terapie che si sostiene possano «cambiare» l'orientamento sessuale delle persone. Tali norme intendono introdurre leggi che creino una sorta di scudo protettivo attorno ai sedicenti terapisti che conducono tali «terapie».
Annullamento dei diritti civili su scala locale. Tali norme propongono di permettere a qualunque consiglio comunale di poter esentare le persone LGBT dalle leggi nazionali e federali contro le discriminazioni.