C'è l'Irlanda dei diritti e l'Italia delle Sentinelle

Mentre la cattolicissima Irlanda era impegnata ad approvare i matrimoni egualitari, le solite Sentinelle in piedi hanno occupato 100 piazze d'Italia per chiedere che ai gay vengano negati loro stessi diritti.
Il tutto mentre la polizia, a spese di tutti i cittadini, proteggeva la loro esternazione d'dio dai pericolosissimi attivisti che si sono spinti sino ad atti intollerabili come il baciarsi. Un fatto che il solito Adinolfi non esita a definire come «osteggiante violenza» contro dei bravi cristiani che difendono l'Italia dalla «legge anticostituzionale sul matrimonio gay». Certo, la Corte Costituzionale ha già chiarito che non ci sia nulla di incostituzionale, ma ai fini della propaganda è sempre meglio sostenere che la Costituzione non debba essere interpretata dagli organi competenti ma dal primo giornalista ideologizzato. In fondo si sta parlando della tessa persona che ha pubblicato notizie false al solo fine di vendere abbonamenti... che ci si può aspettare da una persona così?
E se su La Croce si vedono piazze curiosamente adornate anche alberi di Natale (siamo proprio certi che la foto sia stata scattata a maggio e che non sia un'immagine d'archivio messa li per far credere ad una partecipazione maggiore di quella registrata?), una riflessione andrebbe dedicata al capire che cosa sia la «violenza».
Se delle persone scendono in piazza per sostenere che l'omofobia sia un diritto d'opinione, se si chiedere che i loro stessi privilegi non siano estesi a chi viene picchiato per il proprio orientamento sessuale (oggi se un cristiano viene picchiato perché cristiano c'è un'aggravante prevista dalla Legge Mancino), come si può poi sostenere che un bacio sia volenti?
Al di là di come un bacio non sia mai violento per sua stessa definizione, è tollerabile che a criticarlo siano quelle stesse persone che chiedono che un gay non possa morire con la certezza di poter garantire una tutela al proprio compagno? È più violento un gesto d'amore o il chiedere che alle transessuali non sia permesso di poter aver accesso a lavori dignitosi solo perché loro le odiano?
Eppure una lobby cleri-fascista fa sì che una piccola maggioranza di integralisti possa decidere per un Paese, a fonte di sondaggi che mostrano come la maggioranza degli italiani sia favorevole alle unioni civili gay mentre una piccola minoranza detta legge solo perché dice di essere cattolica (poi vergognandosene quando si auto-definisce laica nonostante l'appoggio dei soli cattolici).


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