Il video propagandistico della diocesi di Macerata accosta i diritti lgbt ai campi di sterminio nazista
Evidentemente intenzionata a combattere i diritti dei gay ed ad affermare gli stereotipo di genere, la diocesi di Macerata si è affidata ai Giuristi per la Vita per la realizzazione di un video propagandistico che potesse spaventare i cristiani con la solita storiella sull'inesistente «ideologia gender».
Il risultato che ne è uscito è agghiacciante. Non solo si è chiesto a Gianfranco Amato di introdurre le parole del pontefice in modo da fornire un'interpretazione ideologizzata, ma si è anche provveduto ad accostare alcune immagini dei campi di concentramento nazista con le rivendicazioni del movimento lgbt. Il tutto dimenticando come in quei campi abbiano perso la vita la vita migliaia di gay, nel nome di quella razza ariana che oggi pare venga riproposta con l'eterosessualità.
Con voce cupa e grave, il presidente dei Giuristi della vita ha dichiarato:
Oggi, nel nostro Paese, sta accadendo qualcosa di particolarmente grave. Una forma di propaganda pervasiva sta dilagando rispetto a questa velenosa ideologia del genere, cioè l'idea che ciascuno di noi non sia un uomo o donna in base al dato oggettivo di natura ma la percezione soggettiva. Quello che noi sentiamo di essere. E la cosa ancora più grave è che questa propaganda sta dilagando nelle scuole. Una forma di indottrinamento. Sopratutto nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole elementari.
Papa Francesco ha parlato di sperimentazione educativa su bambini e giovani utilizzati come cavie da laboratorio in scuole che ricordano i campi di rieducazione e gli orrori della manipolazione educativa delle dittature genocide del ventesimo secolo, oggi sostituite dalla dittatura del pensiero unico. È il suo discorso al Bice dell'11 aprile 2014.
E ancora più recentemente ha rievocato questa forma di indottrinamento scolastico ricordando la gioventù hitleriana. Anche il presidente la della conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, insiste ripetutamente parlando di colonizzazione delle menti dei bambini, di indottrinamento. Sembra davvero che il potere cada ancora una volta nella tentazione di espropriare i genitori dal loro diritto di educazione ai propri figli.
Torna la follia bolscevica di Bucharin, che considerava il figlio come appartenente allo stato, al collettivo. Sembra tornare la follia del Volksaufklärung, il sistema d'istruzione statale pubblico del Terzo Reich. La follia del ministro d'istruzione pubblica tedesco, Joseph Goebbels.
Ciò che sconforta è il fatto che purtroppo, nonostante queste autorevolissime denunce, parte dle movimento cattolico ancora sottovaluti la gravità di quello che sta accadendo. Sia insensibile di fronte ad espressioni come "dittatura", "manipolazioni educativa", "campi di rieducazione", "indottrinamento". Sembra davvero di rivivere la tragedia della banalità del male di Hannah Arendt.
A tutti questi cattolici e a tutti gli uomini che ancora usano la ragione, vogliamo dedicare il video che segue affinché ancora una volta non spenda non spengano la coscienza di fronte al male.
Il video prosegue poi con una serie di immagini che intrecciavano il dramma dei campi di concentramento ad immagini che paiono tratte dalla propaganda omofoba Russa (così come già accaduto nell'altrettanto scandaloso spot realizzato dai loro amici di Notizie Provita). Il tutto sottolineato da una musichetta malinconica che pare buttata lì per sottolineare la connotazione negativa che deve essere attribuita a tutto cià che viene mostrato.
Clicca qui per guardare il video.