L'arcivescovo Negri: «È necessaria una nuova evangelizzazione in Irlanda»
«La tradizione cristiana deve tornare ad essere presente [in Irlanda] ed è necessario perciò una nuova evangelizzazione da loro, come da noi». Lo ha detto Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara.
L'ovvio riferimento è al referendum che ha sancito l'uguaglianza fra i cittadini attraverso l'introduzione del matrimonio egualitario ma, evidentemente, la sua idea è che lo scopo ultimo della religione sia quella di vietare l'amore. Sia mai che nel leggere I Promessi Sposi si tifi per Fra Cristofono e non per qual bravo don Abbondio che voleva accontentare i desideri del potente di turno..
Il religioso ha poi sostenuto che «dopo un lungo silenzio soprattutto dei cattolici, ora qualche cosa si sta muovendo». Il riferimento è forse alla recente conferenza che ha provveduto a condurre insieme a Mario Adinolfi per convincere i bigotti ferraresi che un buon cristiano deve necessariamente battersi contro i diritti delle famiglie gay. E forse non ha caso sono proprio gli slogan di Adinolfi ad essere ripetuti a pappagallo dal prelato: «I bambini non si comprano, non si fanno con internet» ha detto. Il tutto prima di sostenere che stiamo vivendo «un vero sconvolgimento antropologico rispetto alle leggi naturali che la ragione ha seguito fino ad ora».
Il dubbio che abbia capito solo in parte la propaganda vomitata da Adinolfi appare lecito nel momento in cui Negri ha sostenuto che «La teoria del gender non ha però prova scientifica e quindi ci troviamo di fronte ad una menzogna, ma sbandierata dai media, ha fatto colpo sull'opinione pubblica che la condivide».
Sono mesi che si ripete che la loro presunta «ideologia gender» non è altro che un'invenzione dell'integralismo cattolico dato che in nessun ambiente accademico esiste una discussione simile (soprattutto nei termini di negazione delle differenze, così come loro sostengono). Davvero ora Negri vuol dare la colpa ai gay se quella teoria inventata dai suoi (ed attribuita con la forza a chi non ha mai detti simili parole) non ha alcuna valenza scientifica?
Dinnanzi ad un sacerdote che vuole evangelizzare le terre che riconoscono i diritti civili (per poi tacere dinnanzi a quelli che torturano e cuccino i gay) la domanda è quanto meno lecita: siamo certi che la prima ad aver bisogno di una nuova evangelizzazione non sia proprio la Chiesa Cattolica?
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