Le destre di Verona non vogliono il gay pride e chiedono a Tosi un impegno politico contro i gay
Pare che il leghista veronese Alberto Zelger non si sia accontentato di aver introdotto una mozione volta a vietare che nelle scuole cittadine non si potesse più parlare di omosessualità o contrastare l'omofobia. Pare anche che non si sia accontentato neppure della visibilità mediatica ottenuta quando è andato a stringere la mano al gay aggredito da quell'omofobia che lui difende. Ora l'uomo vuole che i gay non abbiano neppure più il diritto costituzionale di poter manifestare il loro diritto all'esistenza.
Candidato alla Regione con Zaia, Alberto Zelger è alla guida di una crociata con cui si chiede al sindaco di Verona il divieto alla celebrazione del gay prode in programma il prossimo 6 giugno.
Imperturbabile anche dinnanzi alla scoperta della lettera segreta con cui invitava gli integralisti ad una mobilitazione contro i gay (con termini che in qualsiasi altro Paese avrebbero portato alla fine della sua carriera politica), oggi è tra i firmatari di un documento con cui si chiede di inserire nel programma per le regionali un «deciso contrasto all'ideologia di genere nella cultura, nella scuola e nell'educazione». Tra gli altri firmatari figura anche il vice sindaco di Verona, Stefano Casali.
Il testo del documento è stato pubblicato dal gruppo omofobo "No al gay pride a Verona" e pare volto a chiedere che il Veneto si impegni a propagandare un'idologia volta a sostenere che la «famigliaraquo; sia solo quella basata sull'unione di un uomo e una donna, che le scuole non si occupino di educazione alla diversità e che si limiti l'accesso alla fecondazione eterologa.
Interessante è come si sia scelto di diffondere quel messaggio vergognoso attraverso un gruppo che sostiene l'inesistenza della «sedicente omofobia» ma pronto a labnciarsi in buffonate come l'istituzione di una fantomatica «Giornata mondiale della rete contro l'eterofobia» con la quale poter deliberatamente insultare i gay alla vigilia della reale Giornata mondiale contro l'omofobia.