Nebraska: una donna ha denunciato ogni singolo gay del pianeta, citando Dio come querelante
Siamo alla follia. Una donna del Nebraska ha intentato una causa federale contro tutte le persone LGBTI della Terra, sostenendo abbiano infranto le leggi «religiose e morali». La denuncia è stata sporta citando Dio e Gesù Cristo come querelanti e definendosi una loro ambasciatrice.
Sylvia Ann Driskell, 66 anni, ha presentato la denuncia di sette pagine (scritte a mano ed in un inglese grammaticalmente scorretto) ad un tribunale di Omaha, chiedendo al giudice distrettuale John M Gerrard di decidere se l'omosessualità sia un peccato.
Il documento non adduce alcuna motivazione legale, ma cita ampiamente la Bibbia. Sostiene anche che «l'omosessualità è un peccato e che gli omosessuali sanno che è un peccato vivere una vita di omosessualità dato che altrimenti non nasconderebbero il proprio orientamento sessuale».
Dopo aver ripetuto più volte che l'omosessualità è da ritenersi un abominio agli occhi di Dio, Driskell ha anche intimato al giudice di non osare contraddire la verità di Dio. La denuncia si chiude sostenendo che «non ho mai pensato che un giorno avrei visto la nostra grande nazione o il nostro grande stato del Nebraska divenuti così conformi ai comportamenti lascivi di alcune persone».
La donna si è rifiutata di rilasciare commenti alla stampa e ha deciso di rappresentarsi da sola in tribunale.