Per i lettori de Il Giornale la poligamia non è male, basta che ai gay sia vietato di sposarsi
È una modalità curiosa e molto poco professionale quella con cui Il Giornale ha presentato il cortometraggio presentato oggi a Bruxelles da Carlo Gabardini e Daniele Viotti. Senza alcuna argomentazione particolare, l'articolo afferma che si sia di fronte ad una «una propaganda scorretta e inesatta». Difficile è capire con che accezione si possa intendere quel termine quando lo si usa nei confronti di una semplice illustrazione della realtà dei fatti da un punto di vista strettamente tecnico.
Ma a lasciar davvero senza parole sono le solite perle di saggezza scritte dal commentatori del sito, emblema della totale assenza id motivazioni di chi vorrebbe vietare i matrimoni gay solo perché non gli verrebbe nulla in tasca.
Gianfranco si dice certo che i diritti vadano negati nel nome dell'etimologia, sostenendo che «Matrimonio contiene la parola mater, madre. Ora, nelle unioni gay la maternità dove sarebbe? Allora cominciamo ad essere precisi: non trattasi di matrimonio, ma di "sodomonio", ovvero un contratto di sodomia, almeno per i maschi. Inoltre bisognerebbe stabilire chi ci mette cosa, ovvero chi è il dante e chi il ricevente».
Anche albertzannasi pare divertirsi un sacco a parlare di «unioni fra sodomiti», ma il peggio è rappresentato dal commento di Sergio, così impegnato a farcire di insulti il suo discorso da renderlo completamente incomprensibile: «Ma se uno e checca "libera" e cambia partner ogni tanto, cornificando quello con cui ha contratto "matrimonio" (oppure convive promiscuamente), ostacola -forse- la poligamia?»
Un altro filone è intravisto da chi inneggia a Putin, sostenendo che basterebbe istituzionalizzare la persecuzione dei gay in tutto il mondo e saremmo a posto. Pietro si dice felice di essere andato a vivere nelle terre di Putin (ma evidentemente ci tiene ancor di più a diffondere il suo pensiero omofobo in Italia) mentre lupo1963 è pronto a sostenere che «La Russia è l'ultimo baluardo dell'Europa» grazie alla sua politica repressiva nei confronti dei diritti fondamentali dell minoranze.
Linoalo1 non ha dubbi nel sostenere che i gay non debbano assolutamente potersi sposare perché a lui piacciono le donne: «Io sono maschio e fare sesso o baciare un altro maschio, francamente, mi fa schifo! Anche solo a pensarci! Brrrrrrr!». Quindi sia presa nota: qualunque cosa non piaccia a Linoalo1 sia vietata!
Gianfranco Robe cita la Bibbia e si lancia nel sostenere che nei matrimoni etero non ci siano rapporti sessuali che non siano finalizzati alla procreazione, lamentando come le unioni civili «finalizzate alla turpe goduria sono da tollerare, ma non da onorare con un matrimonio».
Roberto inaugura il filone di chi è favorevole alla poligamia (purché eterosessuale) e non vede il motivo della denuncia: «Quale sarebbe il problema? -chiede- Nel mondo islamico la poligamia è molto di più che tollerata».
Mariosirio vuole due mogli per poterle obbligare ad andare al lavoro al suo posto, in modo che lui possa starsene in panciolle. Agosvac afferma che «la poligamia è stata necessaria nei secoli o millenni passati ovunque ci fosse necessità di avere molti figli a disposizione sia per ovviare alla mortalità infantile sia per avere aiuti nella gestione di patrimoni familiari» e ci tiene a precisare che «nei paesi in cui vige la poligamia, in genere l'omosessualità è un peccato condannato con la morte».