Il Gionale ne è convinto: «In Italia la maggioranza è contraria alle unioni gay»
Quella de Il Giornale è ormai una vera e propria campagna d'odio. Non passa giorno senza che non venga pubblicato un qualche articolo che punti il dito contro i gay.
L'ultima trovata è un sondaggio che vedrebbe la maggioranza degli italiani contrari ai matrimoni gay, con tanto di schieramenti politici che, a loro dire, sarebbero praticamente tutti contrari.
L'articolo si apre citando il Family day «nel quale sono emerse molte posizioni avverse a concedere il matrimonio tra gay». Ed è forse legittimare quella posizione integralista che si è scelto di contraddire i risultati statitici della prestigiosa Demos (che avevano visto più di un italiano su due favorevoli al matrimonio). Peccato che si affermi che che «soltanto il 47% degli intervistati guarda con favore ai matrimoni tra persone dello stesso sesso» e che il Pd e il M5S siano «divisi» mentre i «moderati convinti sul no».
A riprova di questa tesi si cita uno studio di Eumetra. Se su Internet è praticamente impossibile trovare informazioni su quel istituto di ricerche se non attraverso il loro sito ufficiale: una pagina ospitata su uno spazio gratuito come Wordpress e con una home page in inglese ancora in costruzione. Se ovviamente ciò non incide sulla serietà degli studi, più opinabile è il sostenere che un dato vada preso per buono senza chiede informatiche che illustrino la metodologia usata o il campione di riferimento.
Interessante è anche un altro aspetto: se per l'intero articolo i dati si riferiscono al «matrimonio», cosa ha condotto il quotidiano a parlare «unioni civili» quasi fossero la stessa cosa? Non sarà forse che l'obiettivo è alimentare l'odio verso il ddl Cirinnà piuttosto che fornire un'informazione veritiera?
Il dubbio viene accresciuto se si guardano i risultati di un recente sondaggio di Libero in cui la larghissima maggioranza dei loro lettori si è espressa favore delle unioni gay. L'impressione è che a dettare l'opinione non sia tanto l'orientamento politico quando la propaganda a cui si viene esposti. Ed in questo Il Giornale ha lavorato alacremente per cercare di creare paura ed astio.
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