Kiev, neonazisti assaltano il Gay Pride
Nonostante le minacce della destra neonazista di Dmitro Yarosh, centinaia di manifestanti sono scesi nelle strade di Kiev in occasione del gay Pride. Questo nonostante il sindaco della città, l'ex pugile Vitaly Klitschko, avesse suggerito agli organizzatori di annullare l'evento e di sottostare alle violente minacce neonaziste.
Ma così non è stato e il corteo ha avuto inizio. Alcune decine di militanti ultra-nazionalisti hanno tentato di aggredire i manifestanti ed è così che sono iniziati i primi tafferugli con la polizia. Il bilancio è si almeno 25 ultranazionalisti arrestati e di sei feriti (fra polizia e manifestanti).
Il primo Gay Pride nella storia dell'Ucraina indipendente ha avuto luogo nel 2013, riunendo quasi un centinaio di persone. Lo scorso anno la marcia era stata annullata dopo che la polizia si era detta incapace di garantire la sicurezza dopo le solite minacce lanciate dall'estema destra.