La fan page di Amato: ci prendiamo il patrocinio perché la giunta piemontese è idologizzata e noi siamo migliori del Pride
È attraverso la pagina Facebook denominata "Avvocato Gianfranco Amato Fanpage" che personaggi vicini ai Giuristi per la vita hanno sferrato un attacco alla giunta della Regione Piemonte. Lamentano come il gay pride abbia ottenuto il patrocinio e rivendicano la loro convinzione nell'aver diritto ad auto-attribuirsi il medesimo riconoscimento per raccontare fantasiose tesi su fantomatiche "idologie gender".
Insomma, se la giunta è dalla parte di chi rivendica i propri diritti, loro ritengono di potersi appropriare dello stesso appoggio nel cercare di impedire pari dignità attraverso una propaganda basata sulla paura verso un qualcosa di scientificamente inconsistente.
Il riferimento è al convegno di presentazione del libro di Gianfranco Amato tenutasi ieri sera a Casale Monferrato e pubblicizzato attraverso una locandina che indicava chiaramente un patrocinio mai concesso di Regione Piemonte.
Su Facebook scrivono:
In effetti il patrocinio della Regione Piemonte non c'è, gli organizzatori avevano preparato una locandina immaginando (ingenuamente) che il patrocinio comunale o regionale venga dato a tutti ma non hanno fatto i conti con le giunte ideologizzate di sinistra. Non tutti i cittadini o le associazioni della Regione Piemonte sono uguali ci sono quelli di serie A che meritano il patrocinio a prescindere anche se fanno carnevalate in piazza mezzi nudi e quelli di serie B che parlano di libertà educazione e famiglia... povera Regione Piemonte in che mani!
E se sarebbe doveroso spiegare dove abbiano mai visto «carnevalate in piazza mezzi nudi» durante il Torino Pride, appare evidente come sia facile lanciare accuse diffamatorie nei confronti della brava gente mentre si stanno calpestano i loro. Ad esempio tante persone vedono il proprio sentimento religioso offeso da crocefissi tramutati in palcoscenici politici per la propaganda di Adinolfi o altari tramutati in pulpiti che predicano discriminazione, ma evidentemente chi confonde la libertà con la discriminazione non si cura di certi dettagli. E che dire di chi è costretto subire leggi dall'odore di incostituzionalità scritte dai Giuristi della vita (ed approvate solo dalle giunte ideologizzate di destra) con lo scopo di far sentire esclusi i bambini che non vivono in famiglie tradizionali?
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