La Nuova Bussola Quotidiana vuole «aiutare» i gay spingendoli all'autolesionismo
Ormai non se ne può più. Sono ormai mesi che non passa giorno senza che La Nuova Bussola Quotidiana non provi ad alimentare l'odio dei propri lettori nei confronti della comunità lgbt. Il tutto attraverso una continua campagna di disinformazione che possa inculcare paura dinnanzi a quello che loro amano definire il «grande pericolo» rappresentato da una società in cui possano esserci uguali diritti per tutti. Ma nella sua crociata di disinformazione, il suo ever green è il sostenere che i gay debbano essere "curati".
Ed è così che, dinnanzi all'annuncio di David Cameron che ha intenzione di vietare le fantomatiche terapie riparatevi nel regno Unito, il sito integralista lamenta come l'obiettivo sia quello di vietare di «aiutare le persone omosessuali». Il loro concetto di «aiuto» non sarebbe altro che un lavaggio del cervello che inculchi l'idea che la diversità sia un male e che sia necessario rinunciare a sé stessi per poter far finta di assomigliare agli etero (pur senza avere uguali diritti né la possibilità di poter ambire ad una realizzazione personale). Insomma, l'idea proposta è quella predicata dal solito Nicolosi e che appare capace di creare personaggi come Ponte (il professore di religione che ostenta il suo sentirsi inferiore agli eterosessuali)
Eppure Cameron non si è svegliato una mattina decidendo di imporre un divieto. La comunità scientifica non «approva né supporta» pratiche che si definiscono «immorali e potenzialmente dannosa». Riprovato è come l'unico obiettivo che si riesca a raggiungere nei "pazienti" sia la depressione e, nei casi peggiori, un sentimento autolesionistico che può anche spingere al suicidio. Eppure, secondo La Nuova Bussola Quotidiana, ciò significherebbe «aiutare» i gay.
All'inizio dell'anno la British Association for Counselling and Psychotherapy, la British Psychological Society e il Royal College of Psychiatrists hanno dichiarato che «non vi è alcuna prova che questi trattamenti funzionino e crediamo che siano potenzialmente dannosi. Dato che l'omosessualità non è una malattia, è logicamente ed eticamente errato offrire qualsiasi tipo di cura».
Peccato che nella rilettura ideologica che il sito integralista propone ai suoi lettori, la scienza viene presentata quasi come un'azione politica: «Va da sé -scrivono- che tale assunto scientifico offre la sponda anche al reato di “omofobia”. Se l'omosessualità è una condizione normale psicologica a maggior ragione deve essere perseguito chi la critica».
Per proprietà transitiva, chi vuole criticare l'omosessualità ha tutta la convenienza a farla passare come un qualcosa di innaturale, esattamente come da tempo sta facendo La Nuova Bussola Quotidiana.