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L'arcivescovo di Madrid vieta di pregare per i defunti gay

Si era trattato di una semplice veglia funebre che avrebbe dovuto rendere onore alla memoria di Pedro Zerolo, ma tanto è bastato a mandare su tutte le furie l'arcivescovo di Madrid, monsignor Carlos Osoro. L'uomo ha infatti puntato il dito contro il ruolo determinatene che la vittima a avuto nel processo di approvazione dei matrimoni gay in Spagna, ritenendolo un motivo sufficiente per bollare come «ideologica e politica» la veglia funebre.
La sua presa di posizione non è neppure stata trasmessa a padre Angelo, responsabile della chiesa di Sant'Antonio che ha ospitato la funzione, ed il prelato ne ha avuto notizia solamente attraverso i media. È dalle pagine dei giornali, infatti, che l'arcivescovo gli ha intimato di non utilizzare più un edificio sacro per funzioni che sostiene non siano «coerenti con la missione ricevuta». Ma non solo. Sotto accusa è come sia stato permesso l'ingresso nell'edificio anche al marito della vittima: un fatto che secondo la stampa omofoba italiana sarebbe da ritenersi «un autentico sacrilegio».


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