Obama chiama Jim Obergefell: «Grazie per aver cambiato questo Paese»
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è un diritto costituzionale, aprendo così la strada ai matrimoni egualitari in tutti i 50 stati.
Ma la strada percorsa è stata lunga ed articolata. Il tutto ha avuto inizio il 19 luglio 2013, quando una coppia di Cincinnati portò il suo caso dinnanzi ad una corte distrettuale dell'Ohio. Erano Jim Obergefell e John Arthur. I due si erano sposati nel Maryland ma l'Ohio non riconosceva la loro unione. Arthur era un malato terminale di SLA e voleva che l'Ohio Registrar identificasse Obergefell come coniuge superstite sul suo certificato di morte.
La corte decise di sospendere momentaneamente il rilascio del certificato, sottolineando come la legge dello stato imponesse il riconoscimento dei matrimoni celebrati altrove.Si ricorse così al sesto circuito degli appelli ed i giudici sentenziarono che il divieto dell'Ohio al matrimonio omosessuale non viola la Costituzione degli Stati Uniti. Nel novembre dei novembre 2014, la questione è stata portata dinnanzi alla Corte Suprema degli Stati Uniti, chiedendo se quel rifiuto non fosse una violazione del Quattordicesimo Emendamento. E tale è stata considerata.
John Arthur è morto il 22 ottobre 2013 e non ha potuto conoscere l'esito della sua battaglia. In pizza, ad attendere la sentenza, c'era invece Obergefell che ha ricevuto una telefonata dal Presidente Obama che lo ha personalmente ringraziato «per aver cambiato questo Paese».
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