Papa Francesco torna a sostenere che la famiglia sia minacciata dalla fantomatica ideologia gender


Viviamo in una società caratterizzata da un grande invidualismo e da una forte solitudine. I valori sono in crisi ed è la cronaca a raccontarci fatti scioccanti come quei ragazzini che dinnanzi ad un uomo colto da un infarto hanno preferito filmarlo piuttosto che aiutarlo, certi che quel video gli avrebbe procurato un sacco di like.
Eppure per la Chiesa Cattolica pare che l'unico nemico da combattere sia l'amore. Da mesi e mesi si continua a parlare di una fantomatica «idologia gender», una sorta di chiave di volta con cui si intende porre rimedio agli "errori" di Dio attraverso un qualche concetto che possa negare la realtà delle cose per tutelare il pregiudizio e lo status quo.Veramente intollerabile è come anche lo stesso Pontefice ci presti a questo gioco al massacro.

Ricevendo in Vaticano i vescovi di Porto Rico, papa Francesco ha affermato: «Permettetemi di richiamare la vostra attenzione sul valore e la bellezza del matrimonio. La complementarità tra un uomo e una donna, vertice della creazione divina, viene messa in discussione dalla cosiddetta ideologia gender, in nome di una società più libera e più giusta [...] Le differenze tra uomo e donna non sono tramite la contrapposizione o la subordinazione ma piuttosto tramite la comunione e la generazione, sempre "a immagine e somiglianza" di Dio. Senza il reciproco contributo nessuno dei due può comprendersi in profondità. Il sacramento del matrimonio è segno dell’amore di Dio per l'umanità e la consegna di Cristo per la sua sposa, la Chiesa. Custodite questo tesoro, uno dei "più importanti dei popoli latino-americani e caraibici"».

Curiosamente, però, pare che questa teoria debba valere solo per i gay. Stando alle sue parole, infatti, il clero risulterebbe composto da persone incomplete che si rifiutano di avvicinarsi all'immagine di Dio attraverso la scelta del celibato. Il tutto ponendosi come giudici supremi di rapporti che non hanno mai vissuto (perlomeno alla luce del sole, ndr) in negazione rispetto alla natura stessa del creato.
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