Spagnoli all'attacco del Perugia Pride: «Oggi si pensa solo a proteggere la potente minoranza gay»
È dalle pagine di Umbria Journal che Carla Spagnoli, presidente onorario del Movimento per Perugia, ha lanciato un duro attacco al Perugia Pride. Come in ogni discorso propagandistico che si rispetti, la donna non ha mancato di far leva sui più bassi sentimenti delle persone sostenendo che qualcuno li stia privando dei loro soldi: è così che l'articolo è stato intitolato "La sinistra finanzia il Perugia Pride Village con soldi pubblici!"
Scagliandosi contro l'Omphalos Arcigay, la donna ha sostenuto che «ancora una volta la lobby gay è riuscita ad ottenere il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia! Per l'evento, infatti, il Comune ha dato il patrocinio morale, cioè senza fondi, mentre la Regione di Catiuscia Marini ha già stanziato circa 4.000 euro, che si sommano ai 3.500 euro concessi l'anno scorso all'Omphalos per organizzare il "2nd Omphalos Tournment" e il "Perugia Pride Village 2014" e ai 2.500 euro dati nel 2013 per l'organizzazione di un "Torneo di Pallavolo LGBT" e del "1st Omphalos Tournment Volley"». Interessante è come in un unico calderone siano state fatte rientrare iniziative del tutto scollegate fra di loro, da gare agonistiche che hanno portato indotto alla città (poi entreremo nel dettaglio) a patrocini gratuiti. Eppure la Spagnoli ne è certa: «Solo dal 2013 a oggi la sinistra in Regione ha dato all’Omphalos qualcosa come 10.000 euro! Notiamo con disappunto che i nostri politici continuano a fare a gara nel dare sostegno e garanzie alle lobby gay, che rappresentano una minima parte della popolazione, a discapito delle famiglie! Perché questi soldi della Regione non vengono destinati ai fondi per le famiglie, drasticamente ridotti e tagliati? I nostri politici sono sempre pronti a parlare di diritti per i gay, ma perché non si parla mai di famiglia naturale?».
Ecco dunque il secondo punto del suo discorso: qualsiasi manifestazione che non dia soldi alle famiglie (rigorosamente eterosessuali) è da ritenersi indegna di attenzioni in uno stato dove i diritti devono essere solo per una parte della popolazione. Se poi si considera come l'Umbria abbia 895.824 abitanti, pare quasi che la sua proposta sia di "regalare ricchezza" alle famiglie elargendo loro ben 0,01 euro. Questa infatti è la cifra pro capite che è stata destinata all'organizzazione di eventi sportivi che tramite l'indotto hanno portato alla moltiplicazione di quell'investimento.
La donna ha deciso poi di insultare anche le famiglie monoparentali e divorziate (nonché tutti quei bambini che per i più vari motivi non vivono con mamma è papà) affermando che: «La famiglia naturale è quella composta da un uomo, una donna e dai figli, non ce ne sono altre in natura!». E poi ha aggiunto: «La famiglia tradizionale ogni giorno è sottoposta a continui attacchi ideologici da parte di queste lobby gay con le loro “teorie” del gender e nessuno dei nostri politici spende una sola parola per difenderla».
Pare dunque che la donna non si sia accorta di vivere nell'unico Paese europeo dove i gay sono totalmente privi di tutele grazie alla classe politica più omofoba del Vecchio Continente. Ma lei vuole di più: chiede l'approvazione della «mozione a sostegno della famiglia naturale» scritta dai Giuristi per la Vita (nonostante sia fortemente intrisa di possibile incostituzionalità) e pretende che il comune «dia supporto e patrocinio alle Sentinelle in Piedi» (e perché non anche a un qualche raduno neonazista già che ci siamo?, ndr). Il tutto al solo fine di concludere che «oggi si pensa solo a proteggere la potente minoranza gay e nessuno parla più di come tutelare le nostre famiglie».
La risposta di Omphalos Arcigay non si è fatta attendere e, in una lettera aperta al giornale, hanno ribattuto punto per punto alle accuse:
Gentile Signor Direttore,
l'intervento di Carla Spagnoli, presidente onorario del Movimento per Perugia, sulle pagine del vostro giornale mi è parso una profonda boccata di ossigeno. Finalmente qualcuno che dice pane al pane e vino al vino. Finalmente qualcuno che nota la sofferenza in cui versano molte famiglie.
In Umbria ci sono moltissime famiglie che sopravvivono in condizioni di indigenza e con loro, fra loro, ci sono anche famiglie che nessuno vede, nessuno nota, nessuno riconosce. Una situazione terzomondiale, verrebbe da dire. Perchè a volte le famiglie “invisibili” sono anche indigenti quanto quelle “visibili” ma col prestesto di non vederle nessuno fa niente per loro. Doppiamente niente!
Per fortuna Carla Spagnoli si erge a paladina dei diritti di tutti, era da tanto che la aspettavamo! La presidente onoraria di una lista che ogni volta che si è presentata alle elezioni ha ottenuto purtroppo lo zero virgola niente percento, nota che l'Associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica ha ottenuto in pochi anni diecimila euro dalle casse pubbliche. Ed è uno scandalo! E' inaccettabile.
Figuratevi che addirittura poco più di quattromila euro in due anni sono stati concessi per l'organizzazione di eventi sportivi che hanno portato a Perugia per due volte 150 pallavolisti, con conseguente pubblico e indotto commerciale: alberghi, ristoranti, pizzerie, trasporto pubblico e simili ringraziano. Però, siccome non piace tutto questo, anche io voglio gridare allo scandalo. Si vergognino le istituzioni locali che sostengono economicamente degli eventi sportivi. Di tutti i generi. Si azzerino tutti i contributi che si concedono ad ogni manifestazione sportiva, ad ogni squadra sportiva, ad ogni rappresentazione che dello sport si fa in città. Risparmiamo i molti soldi che il Comune e la Regione destinano allo sport e consegnamo quella somma alle famiglie!
E diamoli a tutte le famiglie in condizione di bisogno: a quelle che riconosciamo già e di cui conosciamo le difficoltà economiche. Ma magari pensiamo anche a quelle che hanno le stesse difficoltà delle altre però non le vediamo.
Che cosa fanno le autorità locali per le famiglie composte da persone non sposate? Conosco solo io adulti che vivono insieme da anni, magari hanno dei figli ma non sono sposati per via di un precedente matrimonio di uno dei due e di un divorzio che non arriva?
Che cosa fanno le autorità locali per le famiglie, che esistono già, composte da due adulti dello stesso sesso?
Alcune centinaia di persone omosessuali vivono in Umbria situazioni monogamiche, condividono tutto il loro tempo, la loro vita, le loro risorse, i loro averi e a volte crescono comunemente dei figli. Per le istituzioni sono due signoli. A volte si tratta di una ragazza madre (oppure un ragazzo padre) e la figura che sta accanto a loro nella fotografia non è il coniuge (e altro genitore della prole) ma un caro amico, una simpatica conoscente.
Per fortuna ora Carla Spagnoli ha imbracciato il kalashnicov della corretta informazione e col suo articolo ha dichiarato una volta per tutte la sua intenzione di fare piazza pulita di tutte le incertezze, di tutte le strategie cerchiobottiste, di tutti i “nì” di questo Comune e di questa Regione.
Carla Spagnoli, mi permetta di darle del tu, sono fiero del tuo impegno al fianco degli ultimi. Gli indigenti – ovviamente – e i “trasparenti”.
Noi, vasto popolo dei “trasparenti”, come hai notato organizziamo anche quest'anno il Perugia Pride Village ai Giardini del Frontone. Sabato 27 giugno alle 16.30 con la Senatrice Monica Cirinnà parleremo di unioni civili e del bisogno che c'è di normarle per rendere visibili tutte le famiglie e per poter estendere a tutte le famiglie bisognose gli aiuti che tu stessa auspichi.
Domenica 28 sempre alle 16.30 parleremo di famiglia, di famiglie e di figli, di genitori. Parleremo di come la famiglia sia cambiata, di come sia assurdo e stupido pensare a una famiglia “naturale” visto che in natura la famiglia non esiste. Parleremo di famiglia tradizionale, che meno di cento anni fa era di tipo patriarcale e ci chiederemo se a Carla Spagnoli piacerebbe quella famiglia tradizionale o se preferisce quella che è venuta dopo, nel primo dopoguerra... Perché se lei è riuscita a modernizzare la sua idea di famiglia superando quella patriarcale, allora sarà felice di aiutarci tutti a modernizzare l'immagine di famiglia cui comunemente si pensa oggi per arrivare all'idea della “pluralità di famiglie”.
E data la tua sensibilità la sera di domenica, a partire dalle 21, quando i Giardini del Frontone ospiteranno lo spettacolo “Miss Drag Queen Umbria”, ti invitiamo a raggiungerci. Ti offriremo un panino, una birra e un posto in giuria, come segno di riconoscenza per il supporto che, attraverso il tuo articolo, ci pare chiaro tu voglia tributarci.