Arcigay Verona contro le mistificazioni dei manifesti omofobi che hanno invaso la città


È stata l'ennesima giornata nera per la città di Verona. Mentre la giunta ha riconfermato l'ignobile mozione del 1995 che impegna la giunta a lottare contro l'uguaglianza di diritti per garantire maggiori tutele ad una parte della popolazione in base all'orientamento sessuale, le strade cittadine sono state invase da manifesti omofobi promossi da associazioni ultraconservatrici dal titolo "I bambini non si comprano".

Alex Cremonesi, presidente di Arcigay Verona, denuncia:

«Una campagna mistificatrice con l'unico intento di promuovere la disinformazione. Le falsità contenute in quei manifesti sono un disonore per le realtà promotrici dell'iniziativa. Il Disegno di legge Cirinnà non "consente di procurarsi ed adottare un bambino", come citano i manifesti: la step child adoption in discussione nel DDL che regolamenterà le unioni civili prevede solo la possibilità di adozione del minore da parte del partner civilmente legato al genitore. Questa soluzione da semplicemente seguito alle recenti sentenze della giurisprudenza dove, come nel caso di Roma, il tribunale ha riconosciuto essere il miglior interesse del minore l'adozione legale di quello che nella vita è già il suo genitore. A chi ritenesse invece che una coppia omosessuale non sia idonea a garantire un sano sviluppo dei bambini, ricordiamo le parole del presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologici, Fulvio Giardina, che dice testualmente: «La letteratura scientifica e le ricerche in quest'ambito sono concordi nell'affermare che il sano ed armonioso sviluppo dei bambini e delle bambine, all'interno delle famiglie omogenitoriali, non risulta in alcun modo pregiudicato o compromesso. Non è certamente la doppia genitorialità a garantire uno sviluppo equilibrato e sereno dei bambini, ma la qualità delle relazioni affettive».
Nei manifesti si vuole coscientemente promuovere la menzogna secondo la quale il DDL Cirinnà legalizzerebbe la surrogacy, cioè la gestazione per altri; questa tecnica è illegale in Italia per le coppie eterosessuale sposate, figuriamoci se sarebbe permessa per un'unione civile. I manifesti veronesi fanno parte di una strategia nazionale del movimento contro i diritti umani e civili che, non avendo nulla se non la propria ideologia, utilizza ormai sistematicamente la falsificazione, la disinformazione e la manipolazione come metodo di lotta e di comunicazione. Prevediamo che questa becera campagna si intensificherà a settembre, mese nel quale è prevista l’approvazione del disegno di legge. È un peccato che BioPsiCat e U.C.F.I. si siano prestati a questo vergognoso giochetto.
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