I manifesti omofobi di Giovanardi arrivano a Verona
Dopo Modena sarà la città di Verona ad essere invasa dai manifesti omofobi di Carlo Giovanardi. L'annuncio viene lanciato direttamente dal sito del senatore, fiero nel mostrare come abbia unito i messaggi lanciati a maggio e giugno nella sua città. Interessante è notare anche come si sia fatto ancora una volta un uso illecito di un'immagine che, secondo lo stesso autore, non sarebbe mai potuta essere utilizzata per scopi simili in base alla licenza con cui è stata concessa.
In calce al manifesto appaiono anche una serie di firme preoccupanti. Il manifesto viene infatti firmato dalle associazioni Bioetica e Psicoterapia Cattolica in Triveneto e Unione Cattolica Farmacisti Italiani di Verona. Si aggiungono poi le firme dei Giuristi per la vita, Donum vitae, Medici Cattolici Italiani Verona, Voglio la mamma, Nicolò Stenone. Tre le firme non mancano poi i soliti politici, come Alberto Benetti (assessore all'istruzione e alle politiche giovanili del Comune di Verona) e Stefano Valdegamberi (consigliere regionale del veneto).
Dinnanzi all'ennesimo attacco alla dignità delle persone gay, legittimo è il chiedersi quali rischi possano derivare dal diffondere alcuni messaggi mistificatori tipici dell'integralismo cattolico in un comune dove la violenza omofoba è già fuori controllo.
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