I partecipanti al Family Day: «I gay sono bestie senz'anima e meritano di essere discriminati ed insultati»
C'è da preoccuparsi. I 300mila manifestanti che hanno preso parte al Family Day si stanno organizzando e paiono intenzionati a dar vita ad un movimento di integralismo cattolico che prenda le distanze da un Vaticano ritenuto troppo liberale.
È quanto emerge dai commenti apparsi un gruppo Facebook chiamato "No alla legge Scalfarotto" scritti da alcuni utenti che si dichiarano fieri partecipanti della manifestazione romana e che risultano vicini a realtà note come le varie ProVita, Manif pour tous, Movimenti per la vita e via dicendo.
Il dibattito ha preso vita attraverso una fotografia che ritrarrebbe uno striscione mostrato in una chiesa. Si sostiene che quel gesto sarebbe «la risposta delle lobby lgbt al milione che ha gremito piazza San Giovanni a Roma. Un blitz all'interno di una chiesa è tutto ciò che sono riusciti a fare per ribadire ancora una volta la loro identità. Quella vera». In realtà nessun sito di informazione parla di un gesto simile e l'immagine pare riconducibile ad un gruppo anarchico che chiede la chiusura delle carceri e l'occupazione delle case (vien da sé che il sostenere che la comunità lgbt sia corresponsabile di tutto è come il pretendere che un eterosessuale risponda di qualunque atto commesso da un altro eterosessuale). Inoltre è assurdo osservare come alcune persone continuino a parlare di un milione di persone a fronte di prove evidenti di come quel numero sia assolutamente folle.
Ma il grippo non si è fermato lì (evidentemente quello era l'antipasto per disseminare un po' d'odio) e lancia un messaggio politico ben chiaro, sostenendo che:
Il 20 giugno ha sancito una prima grande sconfitta delle lobby gay italiane e del governo Renzi-Alfano, il governo del gender e delle proposte di legge criminali, come i Ddl Scalfarotto, Cirinnà e Fedeli, il governo dei matrimoni e delle adozioni per gli omosessuali. Non sono tuttavia gli unici perdenti. Ieri hanno perso anche settori importanti del mondo pro life, e lo diciamo stendendo un velo pietoso sulle Acli, i Focolarini e la Comunità Sant'Egidio, prone da anni alle politiche nefande della sinistra. Stiamo parlando del Forum delle famiglie, di Comunione e Liberazione, e di quella parte dell'episcopato italiano che si riconosce nel nuovo segretario Cei Nunzio Galantino, ormai sconfessato dallo stesso papa Francesco che lo ha voluto su quello scranno. E con Galantino escono a pezzi anche quelle realtà editoriali che da lui dipendono, come il quotidiano Avvenire e la sua linea aperturista nei confronti della vergognosa legge Cirinnà, o come la TV dei vescovi, TV2000. Basti pensare che la diretta della manifestazione è stata offerta dal quotidiano Repubblica, mentre la televisione cattolica ha voltato le spalle al popolo di San Giovanni.
Insomma, è scissione. Si sostiene che i vescovi siano nemici e che il Papa stia con loro (cosa che è stata ampliamene sconfessata dalle fonti vaticane). Eppure è da lì che si parte, sostenendo che quello striscione vorrebbe difendere l'insegnamento della masturbazione precoce ai bambini (anche se in realtà basterebbe leggere il documento per sapere che nessuno propone nulla di simile, ma si suggerisce semplicemente di non impedire i bambini di esplorare il proprio corpo e di comprendere di avere anche dei genitali).
Venendo ai commenti, Alfredo lancia una sua idea di boicottare Avvenire, TV2000 e Famiglia Cristiana, sostenendo che il calo di vendite farebbe diminuire la pubblicità e porterebbe alla chiusura delle testate: «quanto meno facciamo saltare qualche testa redazionale», afferma.
Giulia se la prende con la mancata partecipazione del Papa al loro Family Day: «Ma perché non era dabanti a tutti come autorità della moralità, insoeme alla Chiesa? Ma perché tanta ipocrisia? Mascherare a che serve? I fatti contano!». Le risponde Letizia: «Purtroppo ci sono molti pastori confusi che portano le pecore dalla parte sbagliata».
Sonia si dice invece fermamente convinta che nessun bambino si toccherebbe mai le parti intime se non ci fossero adulti a suggerirglielo: «Se non ci fosse il cattivo esempio degli adulti di mezzo, i bambini non imparerebbero certamente certe cose»
Serena auspica che i mussulmani si uniscano alla loro lotta: «Spero che almeno le comunità musulmane si uniscano ai cristiani contro questo schifo -dice- ormai i bambini musulmani sono una comunità talmente presente nelle scuole che ci affiancherà contro questo nuovo nazismo. Prima il nazismo economico e ora quello sessuale . I tedeschi sono un popolo inferiore». L'idea pare non piacere a Sonia che ribatte: «Possibile che dobbiamo contare su i mussulmani che ci ammazzano in ogni parte del mondo? Ok Letizia, loro sono in questo caso con noi, perché nelle scuole ci sono anche i loro figli (sappiamo che i gay li gettano giù dalle rupi)... finita l'emergenza... non abbassiamo la guardia con loro».
Anche Rosanna pare voler sfoggiare il proprio razzismo ed afferma: «Cara Serena i musulmani prima di uccidere i nostri bambini cristiani li violentano cosa speriamo da loro? Il diavolo si è personificato con loro non credo siamo meglio di quelli dello striscione».
Marisa attacca i gay in generale nell'asserire: «Mostrate quello che siete veramente, esseri depravati votati al demonio. Guai a chi scandalizza i bambini e'meglio per lui che si leghi un cappio al collo e si getti in mare. Vergogna». Le fa eco Maria: «Tutto ciò è sconvolgente, il demonio è fra noi». Valter aggiunge: «Bestie immonde... ripristinare i forni».
Ed ancora, Giovanna parla di «deviati mentali», Andrea afferma che «è lo schifo della dittatura di incapaci che ci stanno portando alla bancarotta dopo la Grecia».
Ciprian se la prende con il Gay Pride nell'affermare: «Una settimana prima mi ero disgustato di quella manifestazione diabolica al centro di Roma con migliaia di uomini tra poliziotti, carabinieri, vigili e finanzieri a difenderli! Ma ieri passando a San Giovanni e vedere quella meravisglia che il Signore aveva preparato, il mio cuore stava scoppiando di gioia! Non siamo soli, Dio è con noi».
Valerio sostiene di aver visto gente nuda ai gay Pride italiani (anche se tutte le immagini che mostravano nudità erano falsificazioni) ed afferma: «Siamo tornati a Sodoma e Gomorra. Questi non hanno nessun valore, nessun rispetto ne timore di Dio. Questa sarebbe gente che avanza dei supposti diritti? Che parla di democrazia? Questi animali dissennati e blasfemi che dissacrano cosi un altare? Che si esibiscono in piazza completamente nudi chi c'è c'è contro ogni pudore morale -e nell'illegalità vera visto che una legge contro atti osceni in luogo pubblico esiste già- come animali? Questa gente va fermata a tutti i costi. Vanno estirpati».
Paolo aggiunge: «Merde umane! Schifosi pervertiti e infami! Da loro nessun esempio di tolleranza, anzi da questi gesti meritano di essere discriminati e oggetto di insulti come si deve!». Le da ragione Marcello, pronto a sostenere che la fantomatica «lobby lgtb» sia sinonimo di pedofilia, immediatamente incalzato da Ricky che scrive: «Pedofili di merda! Vi annienteremo». Giovanna aggiunge: «Prossima cosetta da sdoganare ed esaltare: la pedofilia. Ormai è chiaro» mentre Erica parla di «minorati mentali» ed Emilio afferma che «non hanno rispetto per nulla».
Parte poi una discussione sulla masturbazione fra i bambini. James spiega la sua teoria: «Ibambini si masturbano, addirittura appena nati.. è di natura, ma da qui a pervertirli per il piacere di questi esseri "non umani" sodomito-satanici e per i loro sporchi giochi pervertiti ce ne passa».
Simone ribatte che «è diverso se un bambino lo fa da sé o se glielo fa fare l'adulto. Perché nel primo caso il bambino, che non è detto che lo faccia, non fa peccato. Ma nel caso sia l'adulto a faglielo fare, l'adulto pecca. La nostra Santa Dottrina dice che con delicatezza ma con fermezza che bisogna impedire che i bambini facciano azioni che da grandi poi diventino peccato [...] inoltre esistono il pentimento e la confessione: se uno ha fatto peccato, se poi condanna quel peccato e anche tutte le cose che Dio proibisce, se si pente e si confessa, allora Dio lo perdona. Ma lui il peccato lo deve condannare, quindi se anche uno di noi lo avesse fatto ma si è confessato, ora fa bene a condannarlo».
Il discoso turba Luca, pronto a sostenere che lui da piccolo non si è mai toccato il pene: «Scusate, o sono anomalo io o qualcuno dice un sacco di stronzate... ma che cazzo dite? Io a cinque anni andavo sul triciclo, lego a go go e cartoni animati, altro che masturbazione»
Marco sentenzia: «Carcere a vita a chi insegna queste cose a i bambini». Chissà dunque se la natura umana (dato che nessuno vuole insegnare queste cose, soprattutto visto come i bambini tendono ad essere molto autodidatti sul tema) dovrà ricevere l'ergastolo.
Adele pare scegliere la via dell'assurdo e afferma: «chi agisce di nascosto colpendo alle spalle, dimostra fino in fondo di cosa è capace di fare! Se fossero davvero nel giusto, perché non sono venuti sabato a Roma a dialogare? Avevano paura di donne e bambini?». Pare dunque che non si sia accorta di come donne e bambini abbiano tranquillamente partecipato ai pride e a far paura sia un gruppo di integralisti che vuole riaccendere i forni sulla base di mere falsificazioni della realtà.
Sebastiano le risponde che i gay non devoino essere visti come persone: «se non si doma l'istinto si rassomiglia più agli animali che agli uomini. Le passioni senza freno producono nefandezze di cui bisogna solo vergognarsi. I desideri e le passioni sono insite negli esseri umani e proprio per questo è necessario educarsi e non accelerare le "depravazioni" che riducono in "bestie" senz'anima e senza ragione. Lasciate crescere i bambini in pace... la dilagante perversione, pornografia e pedopornografia perché dilaga? per accalappiare i "cervelli" e portarli "fuori rotta" dai binari "umani"».
Simone pare l'unico ad aver toccato l'ipotesi reale che vedrebbe delle linee guida finalizzate a premettere ai bambini di scoprire sé stessi. Eppure anche lui condanna il tutto: «Un adulto non può e non deve insegnare il male al sesto comandamento a dei bambini, anche se in loro non costituisce ancora peccato per l'immaturità. Pero l'adulto deve contrastare il male, dolcemente ma fermamente, perché a livello oggettivo è un male grave anche e soprattutto nel bambino... e non si deve pensare che tutti i bambini abbiano fatto questo male, non è vero. E non si deve pensare neanche che sia il cattivo esempio dei genitori se per caso un bambino scopre questo piacere, può avvenire che se lo provoca. Ma l'adulto, senza colpevolizzare il bambino perché non ha colpa, deve dolcemente ma fermamente combatterlo , quando il bambino cresce questa abitudine lo porta a peccare più facilmente».